Confindustria, martedì arriva il presidente nazionale Boccia. Mariani: “Serve la zona economica speciale”
Si terrà martedì 1° ottobre al Palariviera di San Benedetto del Tronto alle ore 17.00
la seconda assemblea pubblica di Confindustria Centro Adriatico. E’ prevista la partecipazione del Presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia.
la seconda assemblea pubblica di Confindustria Centro Adriatico. E’ prevista la partecipazione del Presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia.
Per il presidente di Confindustria Centro Adriatico Simone Mariani, “Si tratta di un momento importante anche per i 2 anni di Confindustria Centro Adriatico. Abbiamo rafforzato la nostra rappresentanza rendendo più snella la nostra organizzazione e siamo soddisfatti del lavoro svolto. L’assemblea arriva in un momento politico ed economico non certamente positivo, sopratutto per il settore calzaturiero” dice Mariani, ” Fare una strategia di brand oggi è differente: il prodotto è la rappresentazione fisica dello stesso brand, un elemento che comprende una serie di aspetti differenti ,dove l’impresa vuole ridefinire se stessa. Abbiamo raccolto dati attraverso una ricerca che mostrano che le aziende con un brand forte crescono più velocemente rispetto alle altre chi opera sul mercato estero va ancora più veloce” dice Mariani, “La calzatura sta faticando molto e solo nel 2019, il volume d’affari del distretto calzaturiero ha perso il 10% rispetto al mercato nazionale. Vogliamo gettare il cuore oltre l’ostacolo e il territorio è un grandissimo driver di caratterizzazione dei marchi nostrani che possono promuovere il nostro territorio. E’ fondamentale destinare risorse al marketing e alla comunicazione” spiega Mariani che aggiunge che “E’ fondamentale una proroga dei termini dell’area di crisi del piceno. Le due province devono richiedere la zona economica speciale: abbiamo i requisiti per ottenerla”.
Per il direttore Generale di Confindustria Centro Adriatico Giuseppe Tosi “E’ fondamentale lo sviluppo dell infrastrutture, un settore dove le Marche del sud sono sempre state penalizzate. Abbiamo il più grande cantiere d’Europa, dovuto al sisma, che ancora non parte. Il settore pubblico deve mettere in campo le risorse giuste per il territorio”.
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