Confindustria Centro Adriatico: “Non perdiamo l’occasione dei bandi regionali”
La priorità è la salute e a questo stanno pensando gli organi preposti. Noi, invece, dobbiamo assolutamente concentrarci sul fare impresa, sul garantire lavoro ed evitare ulteriori problemi sociali. Dobbiamo restare lucidi, soprattutto a livello locale” sottolinea Giampietro Melchiorri, vicepresidente di Confindustria Centro Adriatico.
Per questo non bisogna perdere l’occasione dei finanziamenti previsti dal bando Moda/Sistema Abitare. “Il bando è stato prorogato alle ore 13 del 23 marzo. La scelta della regione Marche di prorogare la scadenza è molto importante perché permette agli imprenditori di pianificare al meglio la proposta in questi giorni convulsi”.
L’investimento non può essere inferiore a 40mila euro e superiore a 200mila euro per le imprese singole; il limite minimo dell’investimento agevolabile è pari a 100mila euro e quello massimo a 350mila euro per le imprese aggregate.
Non era scontato il provvedimento di proroga della Regione in questi giorni convulsi. “Confido che la Regione stia già pensando a un aumento di risorse se, come credo, ci sarà una risposta importante da parte del sistema imprenditoriale. Come accaduto in passato, dove la Regione si è dimostrata attenta. Per le imprese l’occasione è importante, parliamo di investimenti possibili in capitale umano e non solo in attrezzature”.
I progetti dovranno prevedere necessariamente ‘interventi di innovazione’ e ‘interventi di internazionalizzazione’ tra loro complementari, integrati e coerenti. Questo perché gli incentivi previsti sono finalizzati a rafforzare e rilanciare la presenza delle Pmi marchigiane dei due comparti sui mercati internazionali attraverso azioni più strutturate oltre che innovative.
Nel mentre il distretto è alle prese con il quadro internazionale, aggravato dall’emergenza coronavirus: “La richiesta di sei milioni di euro per gli ammortizzatori sociali, a cominciare dalla proroga del Naspi, è il minimo sindacale. L’area di crisi complessa è a un passo dal suo avvio, ma quel passo in questo momento sembra molto più lungo di quello che lo Stato immagini. In attesa dei bandi di Invitalia dobbiamo concentrarci su quelli regionali, che prevedono 2,8 milioni a testa per i due settori”.
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