Confagricoltura, Cia e Copagri sull’oliva ascolana del Piceno DOP

Confagricoltura, Cia e Copagri ringraziano “il senatore Carloni per aver posto la sua attenzione ad una questione particolarmente spinosa che non è mai stata affrontata in questi anni nella maniera giusta.

“Alcune dichiarazioni di politici locali e del Presidente di Confindustria Ascoli Piceno ci hanno lasciati particolarmente colpiti, infatti nessuno vuole danneggiare l’industria agroalimentare, ma non possiamo tollerare che sia il settore agricolo a pagare pegno. Mentre l’industria sottolinea i numeri importanti di fatturato e occupazione che le olive denominate “all’Ascolana” produce, temendo un possibile contraccolpo da una DOP forte, noi invece auguriamo all’industria di raddoppiare i fatturati ed il numero di addetti, ma chiediamo solo di rispettare le regole. Le DOP sono nate per definire le origini delle produzioni e tutelarne le caratteristiche produttive.Confagricoltura, Cia e Copagri non sono quindi contro l’industria ma ritengono ingiusto utilizzare impropriamente un nome con l’intento di confondere il consumatore e penalizzare di conseguenza il mondo agricolo. Siamo quindi certi che una tutela ben garantita, sarà da stimolo a tutto il settore, che se adeguatamente protetto, porterà interesse negli agricoltori ad associarsi al Consorzio di tutela, con la conseguenza che il numero di associati potrà solo che crescere. Aggiungiamo infine di condividere a pieno la proposta dell’assessore Antonini di finanziare la piantumazione di nuovi oliveti con varietà Ascolana Tenera, che ha lo scopo proprio di aumentare la produzione primaria, che con finanziamenti specifici ne innalzeranno enormemente le produzioni, con la certezza che sarà un nuovo inizio per il settore”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Oliva ascolana, altra replica del Consorzio a Confindustria: "Attribuire cose diverse al Consorzio è offensivo e pretestuoso"