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Conclusa l’iniziativa sulla legalità promossa dai Carabinieri
L’anno scolastico 2020/2021, fra mille vicissitudini legate al fenomeno pandemico Covid-19, è da poco volto al termine e con esso il contributo dell’Arma dei Carabinieri al progetto “Cultura della Legalità”, coordinato fra Comando Provinciale Carabinieri ed analogo Ufficio Scolastico.
Anche quest’anno, l’iniziativa formativa ha visto protagonista una decina di istituti scolastici comprensivi (Ascoli Piceno, Castel di Lama, Folignano/Maltignano, San Benedetto del Tronto, Grottammare e Monteprandone) con la partecipazione di circa 1.100 studenti frequentanti l’ultimo anno delle scuole primarie e le scuole secondarie che hanno molto apprezzato il contribuito formativo dell’Arma dei Carabinieri che, seppure da “remoto” (quest’anno non è stato possibile effettuare incontri in presenza), è riuscita, come da decenni, a dare consigli, suggerimenti, nozioni ed esperienze su temi fondamentali per la crescita dei giovani che vanno dall’educazione ambientale alla sicurezza stradale, dall’uso di sostanze stupefacenti a scopi non terapeutici all’abuso di alcol, dai pericoli del web alla violenza di genere e, non da ultimo, bullismo e cyberbullismo.
Grande interesse, inoltre, manifestato dagli studenti anche per l’arruolamento e la formazione militare in senso ampio (concorsi, vita militare, esperienze pratiche, ecc.).
Le conferenze, cui hanno partecipato anche diversi docenti, hanno dimostrato ancora una volta la validità ed il valore del progetto che costituisce un importante momento di prossimità e di vicinanza alle problematiche giovanili.
L’Arma dei Carabinieri ritiene da sempre che “Cultura della Legalità” sia innanzitutto “Educazione alla Legalità”: fondamentale premessa per il vivere insieme, ma anche azione educativa capace di prevenire e contrastare, in futuro, ogni forma di violenza e di criminalità, tesa alla realizzazione dei valori della persona, della dignità dell’uomo, dei diritti umani, dei principi di libertà, eguaglianza, democrazia, verità e giustizia come metodo di convivenza civile.
Ed è per questo che l’Arma ritiene fondamentale continuare a fornire il suo contributo all’interno dei contesti scolastici intesi come punti di formazione dell’uomo e del cittadino.
Citando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella «Da incoraggiare in ogni modo le iniziative volte a diffondere la cultura della legalità quali contributi essenziali al processo, storicamente ineluttabile, di sradicamento dalla società dei fenomeni mafiosi. Educare gli studenti al rispetto dei principi civici significa porre le basi per costruire una collettività futura libera da ogni forma di condizionamento criminale».
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