Lavoratori e sindacati preoccupati per la questione esuberi Auchan – Conad. Il gruppo ha formalizzato con un comunicato la procedura di licenziamento per 817 lavoratori. Più della metà degli esuberi riguarda il punto vendita di Rozzano (Milano). La giustificazione del procedimento si basa sul calo di performance del punto vendita ed il conseguente rischio perdite da evitare. Nelle Marche, i licenziamenti sono 73 distribuiti tra i punti di Ancona e Offagna. Sale la preoccupazione per future nuove comunicazioni simili, nei dipendenti dei centri del Piceno. Il gruppo offre un incentivo al licenziamento o un percorso di outplacement. In stato di agitazione anche il personale dell’indotto che in caso di future nuove azioni, non potranno godere degli stessi incentivi.

La situazione ex Auchan, oggi Conad

Il gruppo italiano Conad, ha acquisito la quasi totalità dei punti vendita della francese Auchan. Tale operazione ha permesso a Conad, di ottenere una posizione di assoluto dominio nel mercato. Una posizione illegittima secondo l’Antitrust. Allo stesso tempo lo stesso gruppo Conad ha annunciato 6200 esuberi a livello nazionale di cui quasi il 50% non ricoloccabile. Queste nuove evoluzioni hanno creato preoccupazioni e timori nei lavoratori già provati da un aggravameneto delle condizioni di lavoro. In loro soccorso sono scesi in campo anche le diverse sigle sindacali che insieme hanno proclamato lo sciopero di otto ore per lunedì 23 dicembre 2019. Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uilt-Uil intendono ricordare al gruppo che “c’è anche il lavoro oltre le cose”.

La protesta

Alla base di tutto c’è la richiesta dell’attivazione di un serio processo di ricollocazione, dando la precedenza nelle assunzioni al personale proveniente dal marchio francese. Un piano di riorganizzazione delle sedi e della logistica, che specifichi i tempi di attuazione e le possibilità concrete di ricollocazione, nonché le possibili sinergie con le sedi e la logistica di Conad. Tutto nasce dal fatto che nei mesi precedenti al closing nessuno di Auchan Holding ha messo al corrente della situazione i collaboratori italiani, che sono venuti a sapere i fatti soltanto tramite i media.