Commercianti, Portelli: “Lotta senza remore all’abusivismo”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come sta andando questa ripartenza? La gente entra nei negozi per spendere o prevalgono la paura e la mancanza di risorse? Ne parliamo con Davide Portelli, presidente dell’associazione PdA Shopping Center.

“Tutto dipende dai settori: il servizio alla persona, come parrucchieri, barbieri ed estetisti, sta andando bene, anche se ora si deve affrontare una piccola flessione con il ciclo naturale dei clienti”.
“Abbigliamento e calzature soffrono molto: tanta gente non spende, e c’è poco tempo, agosto e settembre, per smaltire i capi in magazzino”. Ben venga dunque la deroga della Regione al comma 4 dell’art. 32 della L.R. 27/09, che prevedeva i saldi a partire dal 1 agosto. Con il decreto n. 205 del 24 giugno 2020 della presidenza della Regione Marche da luglio si potrà partire con le vendite promozionali. “Sarà certo un importante aiuto per cercare di piazzare la merce in magazzino” spiega Portelli.
E attacca: “Quest’anno più che mai – ne ho già parlato con l’amministrazione, che si è dimostrata collaborativa – non tollereremo i carretti in spiaggia. In questa situazione di sofferenza per tutto il commercio spero che l’abusivismo venga debellato, o per lo meno contenuto. Nei negozi si entra come negli ospedali, con percorsi di entrata e uscita, mascherine, ecc, che oltre a essere costi aggiuntivi scoraggiano molto il cliente. Quindi la concorrenza sleale fa più danni in un contesto compromesso come è ora il nostro. Spero che l’abusivismo non sarà tollerato, mi batterò fino alla morte“
E poi l’amara riflessione: “Durante il lockdown i commercianti erano disperati: a settembre faremo la conta di quelli che c’è l’hanno fatta a ripartire e di chi non ripartirà. Noi per lo stato valiamo 600 euro al mese: quando chiudo per motivi di sicurezza sanitaria mondiale, le bollette della luce continuano ad arrivare. Ed è una vergogna che le partite iva che pagano le tasse sono le più penalizzate”.
Infine il monito: “In questo momento la povera gente siamo noi. Vedremo a settembre scendere le saracinesche. Vorremmo sensibilizzare l’amministrazione. Per gli affitti per esempio si potrebbe ridurre il canone. Ciò che è perso è perso. Ora si riparte, ma poi a fine anno ci sarà la conta dei morti. La gente può essere invogliata da noi, ma deve partire anche dalle istituzioni la valorizzazione del nostro lavoro. Abbiamo un territorio bellissimo, dal mare alla montagna, ma si è bloccato tutto. Per sbloccarlo serve un intervento forte”.
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