Collocati i rilevatori di impatto odorigeno ed emissioni in atmosfera a Caselle di Maltignano
Collocati i rilevatori di impatto odorigeno ed emissioni in atmosfera a Caselle di Maltignano
Con la collocazione delle colonnine rilevatrici degli odori presso gli impianti sportivi di Caselle si sono concluse le operazioni previste per dare compimento al protocollo di intesa tra – Provincia di Ascoli Piceno, il comune di Maltignano, Arpam , Uniproject Srl ed Piceno Consind
Il protocollo di intesa nasce dal fatto che il Sindaco del comune di Maltignano, contestualmente al rilascio dell’AIA ( autorizzazione ambientale integrata) all’impianto di smaltimento di rifiuti speciali, già operante dal 1998 in Via Bonifica, ha fortemente richiesto la stipula di un protocollo d’intesa per il controllo e il monitoraggio delle emissioni odorigene all’esterno del predetto impianto di trattamento rifiuti, al fine di una “VALUTAZIONE DI IMPATTO ATMOSFERICO”, tramite modelli tecnici quantitativi di simulazione sulla diffusione degli inquinanti (in particolare per i parametri “ammoniaca” e “acido solfidrico”) dall’impianto in oggetto alle zone residenziali del Comune di Maltignano ed una campagna di monitoraggio in termini di impatto odorigeno, individuando i punti di controllo con campionatori passivi (radielli) e rilevatori automatici delle concentrazioni di ammoniaca e acido solfidrico.
Il protocollo prevedeva già che:
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il gestore trasmettesse alla Provincia, al Comune di Maltignano e all’ARPAM la proposta dello studio per una prima “valutazione di impatto atmosferico” (conforme alle norme tecniche vigenti) finalizzata alla predisposizione del piano di monitoraggio e controllo.
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Il Piceno CONSIND assicurasse al gestore l’utilizzo dei dati meteo e degli studi di valutazione di impatto atmosferico già effettuati sull’impianto di depurazione acque reflue urbane “CAMPOLUNGO”.
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Il gestore assicurasse l’avvio dello studio per la caratterizzazione di tutte le sorgenti emissive derivanti dall’esercizio dell’impianto di trattamento rifiuti, la caratterizzazione della qualità dell’aria e la simulazione sulla diffusione degli inquinanti (in particolare per i parametri “ammoniaca” e “acido solfidrico”) dall’impianto alle zone residenziali del Comune di Maltignano.
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Il gestore trasmettesse alla Provincia, al Comune di Maltignano e all’ARPAM la conclusione dello studio di “valutazione di impatto atmosferico” e il “piano di monitoraggio e controllo delle emissioni odorigene all’esterno dell’impianto”.
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Il Comune di Maltignano, la Provincia e l’ARPAM stabilissero una campagna di monitoraggio in termini di impatto odorigeno, individuando i punti di controllo con campionatori passivi (radielli) e rilevatori automatici delle concentrazioni di ammoniaca e acido solfidrico.
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Il gestore provvedesse all’installazione di un misuratore in continuo per i parametri “ammoniaca” e “acido solfidrico” (analogo a quello installato all’interno dell’impianto di trattamento rifiuti) nel punto individuato dal Comune di Maltignano.
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Il gestore e il Piceno Consind assicurassero il monitoraggio in continuo dei parametri “ammoniaca” e “acido solfidrico” con il misuratore e il monitoraggio con campionatori passivi (radielli) nei punti di controllo individuati dal Comune di Maltignano, secondo le modalità e le frequenze individuate dal piano di monitoraggio con l’assicurazione dell’accesso ai risultati del monitoraggio alla Provincia, al Comune di Maltignano e all’ARPAM.
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L’ARPAM procedesse alla validazione degli esiti del monitoraggio con cadenza mensile, trasmettendo tempestivamente alla Provincia e al Comune di Maltignano i risultati validati con l’impegno che gli eventuali esiti negativi del monitoraggio comporterà il riesame d’ufficio del provvedimento autorizzativo dell’impianto di trattamento rifiuti in argomento.
“Con la collocazione dei radielli, una sorta di naso elettronico,in un punto sensibile abbiamo di fatto concluso tutti i reciprochi impegni che avevamo assunto nel protocollo di intesa datato marzo 2020- ha dichiarato l’assessore all’ambiente del comune di Maltignano Fausto Spurio-Abbiamo deciso di collocarli nei pressi degli impianti sportivi al fine di rilevare meglio sia gli impatti odorigeni sia delle eventuali emissioni in atmosfera dovute a delle attività industriali nella zona. Con questa ultima fase ci auguriamo di garantire alla popolazione di Caselle quelle condizioni di sicurezza che abbiamo sempre auspicato e che terminino i disagi che negli anni si sono registrati. Tra l’altro ci impegniamo, a garanzia della popolazione stessa, di diffondere i dati rilevati .”
“Sinceramente il primo obiettivo era un altro.- ha dichiarato il Sindaco Armando Falcioni-. Senza criminalizzare nessuno ci siamo battuti da anni perché l’attività fosse collocata in altro sito per la vicinanza all’abitato di Caselle tanto che pende ancora un ricorso straordinario al Capo dello Stato da parte del comune di Maltignano sul rilascio della valutazione di impatto ambientale sull’impianto esistente da parte della provincia di Ascoli Piceno”
“La provincia stessa a suo tempo però ha rilasciato l’AIA ( autorizzazione integrata ambientale) ritenendo ci fossero le condizioni, le garanzie ed i termini di legge. Il protocollo di intesa, sicuramente non dovuto ma da noi preteso ed ottenuto, è stato uno degli obiettivi minimi raggiunti oltre quello di aver ridotto notevolmente i volumi e le tipologie di prodotti trattati e di aver attrezzato l’impianto di ulteriori strutture che hanno ridotto le emissioni in atmosfera. In effetti, con una autorizzazione comunque più stringente e con queste attrezzature che monitorano l’aria della nostra località, la situazione è molto diversa da quella insostenibile di qualche anno fa.”
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