Samb, prosegue il rapporto con l’allenatore Ottavio Palladini
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Il risultato? Danni ingenti in tutta la regione. Nell’Ascolano, a Montemonaco a farne le spese sono state le colture di patate, ceci e lenticchia mentre l’intera area interna della provincia di Macerata lamenta danni su cereali e foraggio. Animali che, in gran numero, liberi di girovagare anche per l’attuale calo del traffico veicolare, si spingono fino a ridosso delle case mettendo a rischio la stessa incolumità degli agricoltori che continuano a lavorare nelle nostre campagne. I timori maggiori sono legati alle prossime semine di girasole ma, soprattutto, alle coltivazioni per l’alimentazione degli animali negli allevamenti.
“In un momento così difficile per l’intera economia non possiamo trascurare quello che era un problema anche prima del Coronavirus – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – Ora il proliferare indisturbato della fauna selvatica rischia di compromettere tutto il settore in una fase delicatissima della nostra storia: l’agricoltura è stata riconosciuta come settore strategico e come tale va difeso. Nelle campagne si continua a lavorare per non far mancare i beni di prima necessità alla popolazione e per mantenere accesa una luce, pur flebile, di speranza per l’economia dei nostri territori”.
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