Cna: “Sì al Green Pass ma con regole chiare per le imprese”
Green Pass nei luoghi di lavoro, la Cna Picena Conferma di essere favorevole al provvedimento. “Ma il decreto presenta criticità – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – in fase di applicazione per le economiche esponendo le imprese al rischio di sanzioni ingiustificate”.
Nel corso dell’audizione davanti alla Commissione affari costituzionali del Senato, Cna rileva che la normativa è incerta e confusa nell’ambito di applicazione e sulle modalità e responsabilità dei controlli in capo al datore di lavoro. “E’ necessario un intervento urgente per semplificare e rendere chiara la normativa – ha evidenziato Arianna Trillini, presidente della Cna Picena – che è quasi impossibile da applicare nella piccola impresa”.
La Cna ritiene indispensabile una sospensione temporanea di alcuni vincoli della privacy per consentire al datore di lavoro di acquisire e conservare le informazioni sulla durata del Green Pass del proprio collaboratore assicurando così controlli efficaci. Anche se il decreto lascia all’impresa la facoltà di definire le modalità dei controlli sui propri dipendenti per moltissime attività economiche questo esercizio risulta impossibile. Solo a titolo di esempio nel trasporto merci e persone, costruzioni, installazione impianti il controllo quotidiano sul possesso del Green Pass non è realistico.
La Confederazione sottolinea di essersi pronunciata da subito e in modo netto a favore del Green Pass quale strumento per coniugare tutela della salute e salvaguardia delle attività economiche.
Per le imprese con meno di 15 dipendenti, la normativa prevede la possibilità di sostituire il lavoratore sospeso non in possesso del Green Pass per un periodo massimo di 10 giorni, rinnovabili una sola volta. Ma, nonostante la nuova formulazione contenuta nel decreto la Cna ritiene necessari ulteriori chiarimenti su numerosi aspetti applicativi del provvedimento. Indispensabile superare incertezze e ambiguità, con l’obiettivo di garantire insieme la salute delle persone e il rilancio dell’economia e non vanificare l’impegno e i grandi sacrifici che i cittadini e gli imprenditori si sono assunti dall’inizio della pandemia.
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