"Clima teso negli uffici comunali", una interrogazione di Gabrielli
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Va all’attacco dell’amministrazione comunale l’ex presidente del Consiglio, Bruno Gabrielli. Ecco pronta una interrogazione con risposta scritta indirizzata al sindaco Pasqualino Poiunti, al presidente del Consiglio Giovanni Chiarini e al segretario generale Edoardo Antuono.
“Oggetto: Interrogazione a risposta scritta sulla riorganizzazione degli uffici e servizi comunali
Il sottoscritto Bruno Gabrielli, consigliere comunale di Forza Italia, interroga la S.V. in merito a quanto segue:
Con le leggi nn. 127/1997 e 265 del 1999 si è superato il ruolo gestionale da parte dell’organo politico: se un tempo il Sindaco autorizzava anche le ferie del dipendente, con le norme citate e altre successive agli organi politici è rimasto il compito di dare gli indirizzi, mentre la parte gestionale è passata ai Dirigenti.
Ne consegue che gli indirizzi politici non possono tradursi in indicazioni “dirette” sui dipendenti, bensì si devono riferire al programma di mandato approvato in Consiglio Comunale e agli obiettivi strategici in esso contenuto. E’ compito dei dirigenti poi realizzarli attraverso i PEG.
L’evoluzione normativa fin qui esposta trova ricezione ed applicazione da diverso tempo anche nell’apposito “Regolamento degli uffici e dei servizi” di cui il Comune di San Benedetto si è dotato, in particolare all’art. 7 comma f.
E’ del tutto evidente che in questo contesto la programmazione, svolta attraverso l’indirizzo politico, diventi un fattore fondamentale per centrare i risultati di efficienza, efficacia, ed economicità, che devono essere alla base di qualsiasi agire nella pubblica amministrazione.
Ciò premesso, non si può non rilevare come la riorganizzazione del personale, portata avanti da questa amministrazione con atto di giunta municipale n.3 del 2017, abbia evidenziato ad oggi dei limiti notevoli che hanno di fatto creato un forte rallentamento della macchina burocratica comunale.
Considerato tutto quanto sopra esposto, lo scrivente chiede di sapere :
Perché siano state disattese le normative richiamate in premessa e in particolare l’art.7 comma f del Regolamento comunale degli uffici e dei servizi, visto che dai verbali delle Conferenze di direzione del 31 gennaio e dell’8 febbraio 2017, risulta in maniera incontrovertibile come il Sindaco si sia sostituito ai Dirigenti indicando, servizio per servizio, i nomi dei responsabili dei vari Servizi.
Si chiede altresì di sapere se l’avvio dei procedimenti disciplinari nei riguardi dei dirigenti che, a detta del Sindaco, non hanno messo in atto la sua riorganizzazione non fa altro che certificare da un lato la pochezza degli indirizzi politici, dettati per lo più da finalità punitive, e dall’altro evidenziare la mancanza di un previo e serio coinvolgimento degli stessi dirigenti comunali che avrebbero dovuto gestire l’input politico;
Infine si chiede al Sindaco se abbia contezza del fatto che questo clima teso all’interno degli uffici comunali, dovuto tra l’altro anche alla mancata approvazione delle posizioni organizzative, possa creare ulteriore disagio con il conseguente scadimento dei servizi erogati. In particolare se il Sindaco ha contezza che a breve questo stato di cose potrebbe far scaturire un danno erariale all’Ente riconducibile a probabili minori entrate.
Per quanto sopra esposto, si chiede risposta scritta”.