“Clima da epurazione in Comune”, la Cgil denuncia le criticità dei dipendenti
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Intimidazioni, clima da epurazione, laureati adibiti a mansioni di poco prestigio nel Comune di San Benedetto. E’ quanto denuncia la segreteria dell Fp Cgil della provincia di Ascoli Piceno
“La Fp Cgil – spiega il segretario provinciale Maria Calvaresi – è da sempre concorde alla riorganizzazione in qualsiasi ente pubblico e nello specifico anche del Comune di San Benedetto del Tronto. Infatti, abbiamo appreso l’annuncio di questa riorganizzazione in maniera positiva e come una ventata di novità. Utile al bene dei servizi da erogare ai cittadini.
Per queste ragioni, e per la naturale propensione della CGIL al cambiamento ci siamo espressi in origine in maniera positiva. Ma a quasi un anno dalla riorganizzazione, non abbiamo potuto vedere gli atti, non abbiamo i report che ha prodotto questa riorganizzazione, ci troviamo di fronte una situazione con dirigenti che ancora devono riorganizzare, e personale frammentato in più servizi al 50%”.
“Ci troviamo, di nuovo, a dover denunciare – tuona Calvaresi -delle epurazioni che, come abbiamo già contestato, a voler pensar male sembrano mirate. Continuiamo a dover manifestare carenze di personale, in special modo laureati che questa amministrazione inserisce in unità operative di poco prestigio.
La Segreteria della Funzione Pubblica CGIL di fronte a comportamenti intimidatori, quali i provvedimenti disciplinari, non può che denunciare con fermezza quanto sta accadendo nel Comune di San Benedetto del Tronto.
Siamo convinti che la problematica dei servizi pubblici non si risolva con la mera rotazione dei dipendenti, i quali sono sempre disposti ad occuparsi delle attività assegnate, anche quando chi governa lo fa senza indirizzo e chiarezza”.
“Nell’incontro con l’Amministrazione la FP CGIL – dice ancora il segretario provinciale – si è riservata di verificare l’efficacia di tale riorganizzazione e le ricadute sui servizi al cittadino e rimanendo attenta agli effetti di questa riorganizzazione è a disposizione di tutti i dipendenti per la salvaguardia delle professionalità individuali.
Alla luce di quanto detto chiediamo al Sindaco e al Dirigente al personale un incontro urgente per comprendere gli obiettivi di tale riorganizzazione ma, soprattutto il modello che ispira il progetto organizzativo, che appare tutt’altro che chiaro, e i tempi entro i quali si intende far ripartire la produttività di uno degli enti più grandi del Piceno”.
Conclude Maria Calvaresi: “Inoltre comunichiamo che si terrà a breve un’assemblea di tutto il personale per comunicare le nostre ragioni e spiegare le nostre intenzioni in merito a quanto sta succedendo nel Comune”.