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Classifica delineata, sarà lotta a 10 per la salvezza
Adesso è (quasi) ufficiale: saranno 10 le squadre che si contenderanno da qui alla fine la salvezza in B. I risultati dell’ultimo weekend hanno infatti delineato ancor più una classifica che negli ultimi tempi stava via via prendendo forma.
PROMOZIONE E PLAYOFF – Crotone e Cagliari, nonostante un periodo di forma non eccezionale, sono in fuga a braccetto verso la serie A. Difficile che le due compagini rossoblu si facciano sfuggire la promozione diretta, visti gli attuali 11 e 10 punti che li separano dal Novara terzo in classifica. Altra notizia (quasi) ufficiale: i playoff si faranno. Colpa (o merito) del Pescara, che nel 2016 non ha mai vinto (4 sconfitte e 3 pari) e ha detto addio al sogno di chiudere al terzo posto in classifica a +10 sulla seconda per volare in A senza passare per gli spareggi. I playoff si faranno e a giocarseli saranno Novara (52 punti), Cesena (50), Spezia (50), Pescara (49), Entella (48), Brescia (48) e Bari (47). Sette squadre per sei posti, una resterà fuori.
IL LIMBO – Al centro classifica navigano in acque sicure Trapani (44), Perugia (43) e Avellino (43). Più vicine ai playoff che ai playout, i tre club sono nel ‘limbo’ del campionato. Mancano ancora una decina di punti per la sicurezza, ma siciliani, umbri e campani si sono praticamente garantiti la permanenza in B anche per la prossima stagione (a meno di clamorosi harakiri). Ora si giocherà con la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare: i playoff non sono così lontani, e dopo aver conquistato la salvezza matematica nulla sarà precluso.
LOTTA SALVEZZA – Un solco di sei lunghezze divide il ‘limbo’ dal pericolo inferno. In piena lotta per non retrocedere vi sono attualmente dieci squadre. Chi – come Ternana e Latina – risucchiata in virtù degli ultimi risultati negativi. Chi – come Livorno e Vicenza – un po’ a sorpresa vista la rosa a disposizione. Chi – come il Lanciano – in splendida forma e lanciatissima verso zone più nobili. La classifica al momento parla chiaro: Ternana 37, Lanciano 36, Latina, Modena e Ascoli 35, Livorno e Pro Vercelli 33, Vicenza 31, Salernitana 30, Como 23. Difficile che non si giochino i playout (dovrebbero esserci 5 punti di differenza tra quartultima e quintultima), il Picchio dovrà mettersi alle spalle almeno cinque squadre per festeggiare la permanenza in B.
UN PUNTO IN PIU’ – Ammesso (e non concesso) che il Como sia una delle squadre a sprofondare in Lega Pro visti l’attuale -10 dai playout, restano ancora quattro club. E per l’Ascoli si tratterà di dover fare almeno un punto più delle avversarie, visto lo svantaggio negli scontri diretti. Il Picchio è infatti in negativo contro Lanciano e Latina, oltre – probabilmente – al Modena: entrambe le sfide con i Canarini sono terminate 2-1 per la squadra padrona di casa, ma i bianconeri hanno una differenza reti complessiva di gran lunga peggiore rispetto ai gialloblu (-17 l’Ascoli, -8 il Modena). In altre parole: se la squadra di mister Mangia arrivasse a pari punti con uno di questi tre club, sarebbe sotto. Come se non bastasse il Picchio ha anche perso le gare d’andata contro Pro Vercelli (0-1 al Del Duca), Salernitana (2-0) e Vicenza (3-0). Per ribaltare lo svantaggio dunque, i bianconeri dovrebbero sbancare il ‘Piola’ di Vercelli sabato pomeriggio e vincere con almeno due e tre gol di scarto al Del Duca contro Salernitana e Vicenza. Fare tutti questi calcoli a 11 giornate dal termine del torneo è però fin troppo prematuro. L’Ascoli è chiamato ora a due sfide cruciali contro Pro Vercelli e Vicenza. Sei punti sarebbe il massimo, ma anche farne quattro non andrebbe male. Importante sarà non perdere nessuna delle due gare. Perché lasciare tre punti a una diretta concorrente alla salvezza in un periodo decisivo come quello che i bianconeri si apprestano a vivere potrebbe essere un duro colpo da digerire.
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