Cittadinanzattiva: “Siano i cittadini ad alzare la voce più di tutti sulla sanità”

“L’ammalato, l’utente che usufruisce dei servizi amministrativi e/o sanitari, torni al centro dell’organizzazione assistenziale e non spettatore di scontri sociali seppur verosimilmente giustificati Purtroppo non è ovvio pensare che i diritti e i doveri dei dipendenti rappresentino un normale  fatto gestionale così come i diritti dell’ammalato paziente/utente non vengono in buona parte soddisfatti nonostante le tasse vengano versate  in anticipo”. Lo dice Cittadinanzaattiva San Benedetto.
“Recuperare pertanto le occasioni perse per il Piceno, diciamo alla politica,  iniziando dal fattore ri organizzativo, in capo a chi gestisce direttamente reparti e servizi. Poi valutare la carenza di risorse da destinare in maniera oculata a fronte di riscontri di valutazione positiva nella soddisfazione dei bisogni all’ammalato. La correttezza formale aziendale deve corrispondere alla soddisfazione dei bisogni altrimenti l’obiettivo è fallito. Forse suona male che stiamo parlando di servizio sanitario pubblico dove le responsabilità ricadono sulla salute dei cittadini. La premessa tanto vale per rinfrescare ad es,  che le liste di attesa gestite dal servizio sanitario pubblico  devono tenere conto della normativa vigente e le contestuali verifiche: nella AST Picena si fanno le verifiche? Perché tempi biblici?Perché liste bloccate? A fronte di un quadro organizzativo costituito da livelli amministrativi e di direzione sanitaria,  il risultato sulle liste di attesa non può essere questo!! Solo un esempio ma nei prossimi giorni torneremo pubblicamente con altri argomenti, dal pronto soccorso al rischio clinico”
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