Beko ,Acquaroli a Comunanza per incontrare Sindaco, sindacati e lavoratori
Cittadinanza Attiva: “Sanità nel Piceno: Madonna del Soccorso sempre più penalizzato”
“In attesa della partoriente Azienda Sanitaria Territoriale ( dal 2023 ), postuma dalle ceneri della Asur5, non è chiaro ancora quali servizi e con quale personale sanitario si dovranno gestire i bisogni dei cittadini che si rivolgono al territorio e agli ospedali centrali. Dalla crisi organizzativa dei pronto soccorso, alle maxi spese garantire a cooperative e privati, i cittadini attendono risposte chiare e concrete. Argomenti di non poco interesse visto che nella sanità pubblica si investe oltre l’85 % della spesa Regionale. In via Sgattoni, a San Benedetto, prima si parlava di una piazzola di atterraggio per eliambulamza ma in breve tempo si è passati alla casa della salute; già! La salute, proprio questo è il punto”. Lo dice Cittadinanza Attiva
“A quando una risonanza Magnetica nuova al Madonna del Soccorso, visto che si rompe continuamente, producendo disagi ai cittadini ed obbligando a ricorrere al privato? Vogliamo aggiungere la Pediatria lasciata a se stessa compreso il Pronto Soccorso di San Benedetto?? Siamo sulla strada giusta per attendere che altri medici se ne andranno, sia dal Pronto Soccorso che dalla Pediatria. Di fronte a questo scenario anche la buona volontà dei dipendenti più responbili cadranno ed altre scelte, presso altri ospedali, prevarranno, a scapito della sanità di tutti” conclude.
Bene, i temi sono centrali. Credo che ci sia un ulteriore spazio da illustrare e presentare al pubblico ed agli amministratori che è l’esperienza dei malati lasciati per mesi in attesa di esami, il reale contenuto tecnico dei trattamenti nel privato, l’attesa per ore dopo l’attribuzione di colori ai “pronto” soccorsi, venduti alla “libera professione” senza un rapporto certo con la professione in regime di servizio, tenuti all’oscuro dei professionisti pubblici in attività nel servizio, ma soprattutto l’assenza di una presa in carico da uno specifico servizio pubblico per specifiche patologie, per fortuna con alcune virtuose eccezioni.