Cipollini (Cisl): “Sanità pubblica a servizio della sanità privata?”

“Il tema della sanità privata, come supporto alla sanità pubblica, è sempre più centrale nel dibattito sulle politiche sanitarie. Come organizzazione sindacale, riteniamo fondamentale esprimere la nostra posizione per garantire che questa integrazione avvenga nel rispetto dei diritti dei cittadini, dei lavoratori del settore e della qualità delle prestazioni erogate, affinché la Sanità privata sia, come dovuto, un sostegno alla pubblica e non una sostituzione. La sanità pubblica deve restare un pilastro fondamentale del nostro sistema di welfare italiano, garantendo universalità e accessibilità ai servizi essenziali. Le criticità crescenti legate a carenze di personale, di posti letto, di risorse finanziarie con conseguenti inaccettabili liste d’attesa, stanno costringendo molti cittadini a rivolgersi alla sanità privata con conseguente privatizzazione silente della pubblica”. lo dice Giorgio Cipollini della Cisl.

“C’è da chiedersi come mai ai professionisti della sanità pubblica non vengano garantite le sedute operatorie necessarie, le strumentazioni adeguate e soprattutto come mai tantissime funzioni che potrebbero essere erogate nelle strutture pubbliche anche attraverso l’ampliamento della fruibilità in termini orari, non lo siano. Tali gravi carenze stanno comportando l’abbandono della sanità pubblica da parte dei migliori professionisti con il conseguente depauperamento della medesima già sufficientemente compromessa. La sanità privata può essere un alleato anche di quella pubblica, ma solo se inserita in un quadro di regole chiare e finalizzate al bene comune. È indispensabile assicurare ai cittadini, in primis, un sistema sanitario pubblico forte, equo e accessibile, evitando che l’integrazione con il privato diventi uno strumento di diseguaglianze con forti penalizzazioni per le classi meno abbienti. Tutte le lavoratrici e i lavoratori e soprattutto i cittadini devono pertanto rimanere vigili e partecipare al confronto su questi temi affinché i rappresentanti delle preposte istituzioni attuino una sostanziale inversione di rotta. La salute è un diritto universale e deve rimanere tale, senza compromessi” conclude.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Acquaroli: "Abbiamo messo in campo una visione lungimirante, i risultati e i numeri lo confermano"

Articolo Successivo

Folignano Comune solidale: sostegno agli affitti e bonus bebè