Beko ,Acquaroli a Comunanza per incontrare Sindaco, sindacati e lavoratori
Luoghi pubblici, la Regione specifica chi può restare aperto o meno
La Regione Marche ha specificato quali attività possono restare aperte al pubblico o meno.
Si spiega che “Devono intendersi sospese quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali determinando significative concentrazioni di persone in luoghi pubblici. Si fa riferimento quindi a eventi e manifestazioni di qualsiasi natura (sportiva, culturale, sociale, economica e civica, ecc.).
“Vanno incluse tra le attività da sospendere le seguenti manifestazioni: fiere, mercati straordinari e sagre, attrazioni e luna park, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina) e attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ecc. ivi comprese le discoteche e le sale da ballo, eventi e manifestazioni promozionali (meeting, convegni e sfilate, ecc.). Sono consentite le attività musicali presso i locali ove queste non rappresentino attività prevalente” si dice
In via generale non sono sospese le attività che attengono all’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale (corsi di varia natura e allenamenti sportivi).
Si precisa che potranno dunque rimanere aperti i luoghi di svolgimento dell’attività corsistica ordinaria di vario tipo (es. centri linguistici, centri musicali e scuola guida), gli impianti sportivi (centri sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private, campi da gioco, ecc.), e in generale tutte le strutture quando le attività non prevedano aggregazione di pubblico (“porte chiuse”) o eccezionali concentrazione di persone.
Sono escluse da tale sospensione anche le attività economiche, agricole, produttive, commerciali, di servizio e ricettive ivi comprese i pubblici esercizi e le mense, nonché le attività corsistiche aziendali, laddove non comportino significative concentrazioni di persone. Sono altresì escluse dalla sospensione le attività svolte da guide e accompagnatori turistici (limitatamente a gruppi composti da non oltre le 10 persone).
Consentiti i mercati rionali e comunali, ovvero le attività commerciali svolte ordinariamente e programmate.
Non possono essere inclusi nella sospensione i centri di aggregazione sociale (circoli ricreativi, centri sociali, centri giovanili, centri per anziani, orti urbani, ecc.) per la parte di ordinaria attività.
Questa è una vera limitazione della libertà, perchè non ci sono elementi di certezza acclarati con le metodiche previste dal protocollo ufficiale sulla presenza o meno di un coronavirus talmente cattivo da mettere in ginocchio l’economia di un paese.la stessa cosa successe per il virione della mucca pazza, di cui oggi paghiamo ancora lo scotto.
infatti costa macellare un bovino 250 euro circa in più per la distruzione delle carcasse quando i referti medici delle persone decedute testualmente dicevano “deceduto per aver contratto probabilmente il virus del morbo della mucca pazza. Ancorpiù si continua una profilassi onerosa anche se da 20 anni ormai non c’è stato più un probabile caso di contagio. Sarà la stessa cosa anche con il covid 19, finquanto si presentano “vacche grasse” ci saranno sempre mungitori disonesti e fanatismo informativo che distorcendo il corretto evento e si approfitteranno dell’ingenuità popolare.
Borromei