SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Che fine ha fatto l’anfora dell’antica Truentum? Per molti anni è rimasta esposta nel giardinetto dell’ex scuola elementare di via Turati a Porto d’Ascoli. Oggi il giardinetto non c’è più e nel palazzo si è insediata la delegazione comunale. Il cimelio fu rinvenuto negli anni Sessanta durante l’urbanizzazione del futuro quartiere Salaria, nei pressi della scuola media Cappella. Sì, il plesso prima stava lassù, al confine con Villa Laureati.  Dentro alla grande anfora  c’era uno scheletro. Il reperto fu collocato in un’urna di vetro e posizionato davanti all’ex scuola elementare di via Turati. Poi è cominciata la peregrinazione in varie location.

Della questione si sta interessando Elio Core, decaduto presidente del quartiere Porto d’Ascoli Centro. Core ha scritto una e mail all’assessore alla cultura, la portodascolana Annalisa Ruggieri.

“Per motivi di ristrutturazione  del palazzo di via Turati – scrive Core – l’anfora (giara)  venne conservata nel Liceo Scientifico della nostra città ed ora giacente nel Museo presso il Porto di San Benedetto del Tronto. Più volte è stato chiesto agli organi preposti di ricollocarla in quel punto ma ad oggi non sembra essere stata presa alcuna decisione.

La giara rappresenta un periodo storico e culturale per Porto d’Ascoli espressione quindi di usi e costumanze di un territorio che certamente non possono essere oscurati o messi nel dimenticatoio di un locale .

La nostra città ha vocazione turistica e come tale nell’ottica di una crescita complessiva del territorio, la ricollocazione della giara nel centro di Porto d’Ascoli costituisce un punto attrattivo per turisti e per valorizzare questo territorio in precedenza appartenente alla comunità di Monteprandone.

Le chiedo quindi a nome dei cittadini che mi hanno sollecitato a rappresentare questa esigenza, di riposizionare l’anfora o presso la delegazione Comunale o nella piazza di Cristo Re per renderla visibile al pubblico”.