«Che brividi l’esordio in A contro la Roma di De Rossi», Santurro si racconta
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Antonio Santurro esordì in Serie A durante Bologna–Roma 1-1 (31 marzo 2018). Il portiere della Samb, intervistato dall’ufficio stampa rossoblù, ha parlato tra passato e presente:
«Una stagione sfortunata – le parole del portiere classe 92 di proprietà del Bologna – dopo Cesena sono arrivati una serie di infortuni e da metà ottobre non sono riuscito ad allenarmi con regolarità. E pensare che non saltavo una partita per problemi fisici dai tempi del Renate (stagione 2013-14 ndr). E proprio quando ormai ero pronto al rientro, dopo la frattura al terzo metacarpo della mano destra, è arrivato lo stop del campionato. Ora ci stiamo allenando in casa, seguiti dai due preparatori atletici, Ferro e Fugalli. Sono rimasto qui a San Benedetto, la mia famiglia è a Parma. Non possiamo far altro che attendere le decisioni sul campionato».
«Con Visi si è creato un rapporto bellissimo – continua Santurro – ci sentiamo quotidianamente, si preoccupa per noi e vuole essere sempre aggiornato su come stiamo e su come procedono gli allenamenti da casa. Mi sono molto legato a lui, mi piace come lavora ed è una grande persona. Il fatto di non volermi tirare mai indietro fa parte del mio carattere e lo faccio in modo naturale».
«Sapevo che avrei giocato già da due settimane, ho avuto quindi il tempo di prepararmi alla partita. Avevo voglia di misurarmi in una categoria per me nuova, dall’altro lato c’erano giocatori come Dzeko, De Rossi, Florenzi e Nainggolan e tra i pali Allison. Sono state emozioni bellissime. Futuro del calcio? Ho letto dei protocolli sanitari ma in Serie C non credo siano di facile attuazione – conclude Santurro -. Sono convinto che si tornerà prima o poi alla normalità ma con dei cambiamenti: questa situazione ci deve far riflettere su tutto quello che nel calcio non va e cambiarlo presto per il bene di tutti».
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