Cgil:” Rsa San Giuseppe, personale ridotto all’osso”

“Nonostante le nostre richieste, a distanza di mesi dalle prime segnalazioni mosse al gruppo Kos Care, gestore della RSA, ed alle Istituzioni competenti quali il Sindaco di San Benedetto, la Regione e l’Ast, a tutt’oggi nessuno si è espresso tentando di fare luce alle gravissime condizioni di carenza di personale presso la Residenza Sanitaria Assistenziale San Giuseppe di San Benedetto. Come lamentiamo ormai da mesi, gli operatori socio sanitari continuano ad essere sottodimensionati rispetto alle esigenze della struttura che ospita quasi 100 anziani oltre ad un centro diurno”. Lo dice la Cgil

“Mentre tuttavia, in passato, il gruppo si giustificava lamentando un assenteismo al di sopra della media da parte dei lavoratori e di non trovare personale da assumere per le sostituzioni, scaricando in questo modo la responsabilità sui lavoratori stessi, oggi Kos Care ha cambiato strategia ed il risultato è anche peggio: pur di mantenere basso il rapporto operatori/pazienti che continua a prevedere 8 o addirittura 7 oss per una RSA di 5 piani con capienza di 95 ospiti, i lavoratori vengono messi a riposo d’ufficio – viste le esorbitanti ore accumulate negli anni – senza possibilità di implementare gli operatori in turno”

“Forse il gruppo, che da giugno scorso applica a questi lavoratori il CCNL Confcommercio, ha davvero in mente che la sanità sia una merce su cui potersi lucrare spremendo fino all’inverosimile i lavoratori e sminuendo fortemente la qualità del servizio offerto ai pazienti ed alle loro famiglie. Ciò che più sconcerta, in tutto questo, non è solo che Kos Care si rifiuta persino di fornirci i dati richiesti rispetto ad istituti contrattuali, ma che neanche le Pubbliche Istituzioni del territorio si stiano interessando a verificare gli standard minimi previsti dalla normativa a tutela dei cittadini che di quel servizio sono attuali o potenziali fruitori. Alla luce di ciò, la FP CGIL, se perdurerà il silenzio di chi invece risposte ne dovrebbe, sarà a fianco dei lavoratori del San Giuseppe con ulteriori iniziative di mobilitazione a tutela loro e della collettività” conclude.

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