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Cgil, Cisl e Uil: “Basta morti sul lavoro”
“I dati Inail per l’anno 2020 evidenziano nella nostra Provincia un calo, in termini assoluti, sia degli infortuni (-21,5%) che delle malattie professionali (- 24,4%) rispetto al 2019. Il decremento è conseguenza, in larga parte, del blocco e della contrazione delle attività produttive verificatesi a causa dell’emergenza sanitaria da marzo 2020 in avanti. Più drammatico è invece il bilancio degli infortuni con esito mortale con 6 lavoratori che nel corso del 2020 hanno purtroppo perso la vita svolgendo il proprio lavoro”. Lo dicono Cgil, Cisl e Uil nell’ambito della giornata sulla sicurezza sul lavoro.
“La giornata del 28 aprile serve per rinnovare l’impegno forte che tutti, lavoratrici, lavoratori, organizzazioni sindacali, imprese, istituzioni e politica debbono assumere su salute e sicurezza sul lavoro e nei luoghi di lavoro.Nella pandemia come CGIL CISL UIL, anche nel nostro territorio, abbiamo ribadito che la salute e sicurezza dei lavoratori viene prima di ogni altra cosa, a partire dal profitto. L’obiettivo di tutelare la salute e sicurezza è stata la priorità perseguita nel Protocollo nazionale per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020 e il suo aggiornamento, con valenza di legge, del 6 aprile 2021 con la finalità di proteggere lavoratori e cittadini, nella prima fase, senza fermare le attività essenziali e garantire, oggi, la tutela nella ripartenza” proseguono.
Ma, al di là dell’emergenza sanitaria, gli infortuni e le malattie professionali non sono scomparse così come le loro cause principali tra cui l’eccessiva precarietà, la mancanza di formazione adeguata, appalti e subappalti in deroga alle norme minime, risorse ridotte per l’attività di prevenzione.Per questo come CGIL CISL UIL, a tutti i livelli, chiediamo l’estensione dei comitati di sicurezza aziendali, che continui ad avere efficacia il principio di sospensione di attività per le imprese che non rispettano la normativa in materia di salute sicurezza, in continuità con i protocolli nazionali adottati, e incentivare invece le imprese virtuose”
“Ribadiamo il nostro impegno a sensibilizzare i lavoratori su tale tematica attraverso assemblee specifiche di informazione. Di fronte a un periodo di grandi investimenti annunciati, l’idea di lavoro e salute e sicurezza nel lavoro camminano insieme. Il PNRR prevede investimenti e risorse aggiuntive per i prossimi 6 anni senza precedenti. Investimenti e risorse da destinare ad un nuovo modello di sviluppo e di produzione che abbia come elemento centrale il lavoro di qualità.Alle imprese chiediamo quindi investimenti maggiori in salute e sicurezza sul lavoro e nei luoghi di lavoro anche rispetto alla formazione in particolare nel settore degli appalti” proseguono.
“Alle istituzioni, in particolare la Regione Marche, chiediamo un rafforzamento della vigilanza da parte dell’ASUR nei luoghi di lavoro attraverso controlli concreti ed efficaci supportati da risorse umane ed economiche adeguate e certe impegnando tutte le disponibilità previste dalla normativa.Richiedere con forza che vengano garantite salute e sicurezza sul lavoro e nei luoghi di lavoro è una battaglia di civiltà che riguarda l’intero Paese” concludono.
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