Cesare in cammino dal Vaticano a Ortona, preparando il viaggio a piedi in Cina

Cesare Cameli in piazza San Pietro

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il viaggiatore in solitaria Cesare Cameli  è partito per una nuova avventura a piedi: il cammino di San Tommaso. Si snoda sulla distanza di 316 chilometri, dalla basilica di San Pietro di Città del Vaticano alla cattedrale di San Tommaso Apostolo di Ortona. Questo, in preparazione del viaggio a piedi in Cina.

“Giunti a questo punto – spiega il 29enne sambenedettese –  qualcuno si potrebbe chiedere il perché tutti questi viaggi a piedi. A parte il fatto che sono pezzi di storia, che sei a contatto diretto con la natura e con te stesso, che ti fanno sentire in pace e in armonia col mondo intero, che ti mantengono forte e giovane, c’è anche un’altra ragione per cui ultimamente mi sono rimesso a viaggiare. Ho intenzione di ripartire per la Cina. Già, proprio così. Vorrei completare il mio lungo viaggio, arrivare a Hong Kong a piedi, ripartendo sempre da Porto d’Ascoli. A dire il vero il 17 giugno ero tornato dal viaggio a piedi fino in Albania e il 18 avevo già deciso di ripartire. Perché? Perché una cosa che avevo omesso quando ho spiegato le ragioni del ritorno era che ero rimasto con meno di mille euro e non avrei potuto continuare a camminare a lungo, al massimo un altro mese. Per cui avevo deciso di tornare, aspettare un po’ che si calmassero le acque, riprendere forze e mettermi alla ricerca di finanziamenti, di sponsor, perché se c’è una cosa che ho capito è che per fare un cammino così lungo o sei ricco di famiglia oppure c’è bisogno di qualcuno che ti stia dietro per supportarti sul lato finanziario. Stare più di un anno a camminare senza lavorare, e perciò senza entrate, non me lo posso permettere”.

“Certo, un viaggio del genere – dice ancora Cesare Cameli – non costa tantissimo, però ci sono delle spese da affrontare, ci sono attrezzature da comprare (e ricomprare quando si rompono o rovinano), ci sono visti, cibo, qualche volta ostelli, lavanderie, assicurazione sanitaria, eccetera eccetera. Ho compilato una lista delle spese che dovrò affrontare, inoltre ho anche un foglio con le spese che ho sostenuto nel viaggio fino a Durazzo, che posterò prossimamente nella pagina Facebook Walking to China, quando tornerò dal cammino di San Tommaso, per dare un’idea del costo di un viaggio del genere”.

“Sono un ragazzo come tanti altri, cresciuto in una normale famiglia, che ha fatto un percorso scolastico – racconta il giovane – come la maggior parte di voi, che ha cercato di capire il proprio posto del mondo e che, a un certo punto della vita, è stato illuminato da un sogno: un sogno bellissimo e folgorante, arrivato così all’improvviso da non poter essere solo un caso. Ho deciso che quel sogno era parte di me, e che un giorno o l’altro l’avrei esaudito. Ho fatto una prova, che mi ha fatto capire come sono stato superficiale, come non avevo messo in conto alcune cose (zaino troppo pesante, visti, fondi ecc.), ma chi di noi nasce già imparato? Come fare a capire qualcosa se non si prova nemmeno? Così mi sono messo in gioco e ho capito: ho capito che il cammino è la mia vita. Ho capito che posso farlo, se sostenuto nel giusto modo. Ora sono più maturo, sono più pronto”.

“Volete aiutare uno di voi a esaudire il proprio sogno? Volete viaggiare con me, sentirvi realmente partecipi di questa esperienza, e un giorno sapere dentro di voi che avrete aiutato una persona a realizzarsi? Chi lo dice che un giorno sarò io ad aiutare voi, magari solo con le mie esperienze di viaggio. In ogni caso grazie, grazie soltanto – conclude Cesare – di interessarvi a questa impresa un po’ folle, un po’ audace, che io chiamo vita. Grazie”.

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