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C’è la nuova giunta del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Tutte le nomine ed il commento di Michele Franchi
ARQUATA DEL TRONTO – Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha nuovamente tutti gli organi direttivi e di indirizzo nella piena funzionalità. Vediamo nel dettaglio le varie nomine. Riportiamo anche il parere di Michele Franchi, presidente della Comunità del Parco.
E’ di questi giorni le nomine – su designazione, rispettivamente, delle Associazioni Ambientaliste e del Ministero dell’Ambiente – nel consiglio direttivo dell’ente di Valeria Passeri e Sara Sileoni. Sono entrati a far parte del direttivo, con decreto del Ministro dell’Ambiente, anche Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, Domenico Ciaffaroni, sindaco di Montefortino, e Giammario Ottavi, ex sindaco di Cessapalombo (ed attuale vice sindaco) in rappresentanza dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. Tutti loro vanno ad aggiungersi alle altre due figure nominate lo scorso ottobre: il presidente Andrea Spaterna ed il presidente della Comunità del Parco, Michele Franchi.
Abbiamo contattato proprio quest’ultimo. Gli abbiamo chiesto un riscontro circa le nuove nonime e sugli obiettivi che il Parco ha nell’immediato, mettendo nel mirino la stagione turistica.
“Abbiamo sempre visto il Parco come il volano principale per tutta la zona montana. Accolgo con piacere tutte le nomine. Spero, poi, che anche Alemanno, il sindaco di Norcia, entri a far parte di questo direttivo. Noi vogliamo un Parco che funzioni e sia in grado di dire la sua sulla ricostruzione. Per noi tutto questo è essenziale. Ritengo, poi, che l’emergenza del Covid spingerà molte persone a preferire la montagna al mare durante la stagione estiva. Rispetto agli stabilimente balneari noi riusciamo a rispettare, senza particolare apprensione, la distanza di sicurezza. La vera nota dolente – ed è questo che mi porta a ribattere sull’impellenza della ricostruzione – riguarda le strutture ricettive. Ad oggi non abbiamo abbastanza posti letto per offrire un turismo prolungato. Avere dei visitatori che restino nei nostri territori per quindici giorni – e non solamente per le varie sagre estive – sarebbe un’occasione perfetta per far ripartire tutto i nostri commercianti e tutti i nostri negozi. Quando affermo questo non penso solamente alla mia comunità, parlo di tutto il cratere. Per me è importante fare squadra in questo momento, perché dobbiamo ripartire noi come la zona dei Monti della Laga, deve ripartire il maceratese come tutto il versante umbro... Aver cambiato così tanti commissari non ha aiutato nella continuità del processo di ricostruzione, devo dire però che Legnini si è mostrato estremamente risoluto nelle ordinanze che ha varato. Questo ci permette di vedere il futuro in maniera positiva.”
In chiusura gli abbiamo chiesto come la sua comunità ha vissuto tutta l’emergenza sanitaria:
“Fortunatamente abbiamo avuto pochissimi casi, tutti i positivi sono stati ligi al dovere e non hanno avuto contatti con altri soggetti. Il contenimento del contagio è stato, tutto sommato, semplice. Questo è avvenuto anche perché il sisma ci ha profondamente combiati a livello di residenti. Arquata è passata dai 1.100 residenti a quasi 600 abitanti. Anche questo discorso lo vedo estremamente collegato con quanto ti ho detto finora.”
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