CdA del CAAP alla minoranza consiliare: “Siamo in pareggio”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Stasera il CdA attesissimo del CAAP e l’incontro con la minoranza consiliare più due rappresentanti della maggioranza.

Racconta Rosaria Falco: “Hanno un po’ ripercorso la storia con i consiglieri di maggioranza Emidio del Zompo e Carmine Chiodi alla presenza di Marco Curzi, Giorgio De Vecchis, Domenico Pellei, Animo Di Francesco, e Flavia Mandrelli. La Regione non ha condotto un percorso chiaro, poi ci sono il discorso Madia a latere, il bilancio in equilibrio. Poi c’è la questione del risanamento con i tagli delle spese più che dimezzate sia sul personale fisso sia sulle spese elettriche. Hanno senz’altro intrapreso azioni virtuose, zero trasferte, e oggi hanno conferito l’incarico a dei Consulenti per valutare le spese del precedente CdA”.
Continua: “È naturale che l’agroalimentare abbia entrate più basse dell’immobiliare, nel bilancio del CAAP. Un equilibrio delicato da trovare, data per certa la vocazione del territorio: la Madia serve a tutelare da sprechi e inciuci.
Come ente pubblico l’agroalimentare è una scelta anche politica, le scelte dissonanti della Regione hanno portato il comune a attivarli per salvaguardare il patrimonio per evitare la svalutazione. Questo è solo il primo di incontri a seguire”.
E poi: “Perotti ha riferito che i centri agroalimentari in Italia sono 20/25 e sono tutelati da una  legge speciale che deroga alla generica. Ora c’è da capire, se la Madia l’ha lasciata, per tutelare interessi e valori da preservare. E se la legge speciale è ancora in vigore e può considerarsi ancora vigente
Incontro esplorativo. Siamo per posizioni contrastanti tra le due partecipate. Da un lato per Picena Ambiente invochiamo, e abbiamo votato una delibera perché finisca sotto il controllo pubblico, (annullata poi dal TAR perché incompleta)”.
Conclude: “Qui invece gli interessi pubblici preminenti andrebbero tutelati non con l’applicazione ferrea della Madia che va a smembrare il patrimonio. Noi della minoranza siamo per la tutela, vedremo con i normativisti, anche che fanno gli altri CAA, se è vero che sono tutelati in tutta Italia.
Pesca scesa, l’agroalimentare ancora regge. Il prossimo accordo con iTalmercati formalizzato a fine gennaio, fa intendere che se ci sono prospettive anche se Ceriscioli cade dalle nuvole e i baroni comandano, noi ci batteremo per la tutela. Per evitare di aprire il campo a speculazioni”.
Il monito: “Ci risulta infine che il collegio dei revisori abbia inviato due relazioni al Presidente del Consiglio: non l’ha però inviata alla minoranza”.
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