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Cava: "Non sono io l'ispiratore della mozione di revoca a Gabrielli"
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prima del voto con cui Bruno Gabrielli è stato destituito dalla carica di presidente del Consiglio comunale ha tirato in ballo il capo di gabinetto del sindaco, Luigi Cava, additandolo come il regista della mozione di sfiducia.
“Non nutro alcun rancore – dice Cava a San Benedetto News – nei confronti dell’ex presidente del Consiglio, con il quale ho sempre avuto un rapporto personale ottimo”.
Come ha reagito alle accuse di Gabrielli? “Perché Gabrielli abbia cercato nella sua linea difensiva un capro espiatorio, ed abbia individuato me, è una cosa che mi lascia interdetto, in quanto non ho ispirato la mozione”.
Si è chiesto come mai l’ex presidente del Consiglio abbia adottato questa linea? ” L’unico pensiero che mi sento di fare è questo: lui, anziché attenersi alle motivazioni per le quali la quasi totalità dei consiglieri ha proposto la revoca, ha adottato la strategia del capro espiatorio, attaccando me, gli uffici e il dirigente De Berardinis”.
Cava non si spinge oltre queste parche dichiarazioni. Ma una riflessione, infine, ce la concediamo: se Cava fosse l’ispiratore della mozione, e avesse convinto 12 consiglieri di maggioranza e nove di minoranza a mettere la firma alla sfiducia, avrebbe più forza politica del sindaco e di tutti i capigruppo consiliari. Ma un’ipotesi del genere ha poche probabilità di essere credibile.
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