Castignano, approvato il progetto per l’ex asilo di Ripaberarda

Un edificio polifunzionale con reception, spazi di condivisione, camere, locale per la riparazione ed il deposito di bicilette, postazione bar, terrazza panoramica: l’ex asilo di Ripaberarda, frazione nel comune di Castignano (AP), dichiarato inagibile dopo i danni causati dal sisma, verrà demolito e ricostruito mutando destinazione d’uso.

Il tutto, grazie ai fondi dell’ordinanza 137 e ad un progetto da 1,3 milioni di euro che è stato appena approvato dalla Conferenza regionale.

«Si tratta di passi avanti importanti nell’attuazione di questa fondamentale ordinanza e soprattutto nel processo di rilancio del nostro entroterra, che tanto ha subito le conseguenze del terremoto – spiega il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Il futuro di queste comunità è legato imprescindibilmente anche alla rifunzionalizzazione di spazi e strutture in un’ottica più consapevole. Ringrazio il Comune, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione guidata dal presidente Acquaroli».

A vedere la luce, dunque, un edificio in grado di accogliere le attività sociali della comunità, progettato su due piani. Al piano terra è stato previsto un ampio spazio di condivisione, con reception, spazi relax, servizi igienici e postazione bar/snack; sul lato nord, il blocco scala/ascensore che conduce al piano superiore composto a sua volta da cinque camere, ciascuna dotata di servizi igienici e di balconcino. Al piano terra, un locale comune per la manutenzione-riparazione delle bici e cinque box privati/depositi per le stesse, ognuno abbinato a ciascuna camera.

La copertura verrà adibita a terrazza panoramica, raggiungibile tramite scala in acciaio esterna. Il lotto è poi stato progettato preservando tutte le alberature esistenti, corredandolo di zone verdi, di aree pavimentate e di zone relax con pergolati ombreggianti. Previsti anche dei posti di sosta, nel rispetto delle verifiche urbanistiche effettuate e destinata un’area all’impianto fotovoltaico.

Da un punto di vista impiantistico, l’edificio è classificato come edificio ad “energia quasi zero”, (nearly Zero Energy Building).

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