Cassazione, confermata la condanna a 20 anni per Salvatore Parolisi

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E’ stata confermata in Cassazione la  condanna a 20 anni di reclusione per Salvatore Parolisi per l”omicidio della moglie Melania Rea.

Gli avvocati avevano fatto ricorso in  Cassazione per la seconda volta, dopo che gli ermellini avevano già in parte annullato la prima condanna di secondo grado escludendo l”aggravante della crudeltà. Il secondo grado bis era stato poi  celebrato a Perugia nel maggio dello scorso anno ed era terminato con la condanna a 20 anni di reclusione, che adesso diventa definitiva.

E’ il 18 aprile 2011 quando Melania Rea, 29 anni, scompare sul Colle  San Marco di Ascoli Piceno, dove è andata per trascorrere qualche ora  all’aria aperta insieme al marito, Salvatore, militare del 235esimo  Reggimento Piceno, e alla loro bambina di 18 mesi. Secondo quanto  verrà riferito da Parolisi, l’unico in grado di confermare questa  circostanza, la donna si sarebbe allontanata per andare in bagno in  uno chalet. Nessuno però, si apprenderà in seguito, l’ha mai vista entrare. E’ lo stesso marito di Melania, trascorsi una ventina di minuti, a  dare l’allarme: Parolisi chiama i soccorsi e fa scattare le ricerche. Il corpo della donna viene scoperto due giorni dopo, il 20 aprile, in  seguito alla telefonata anonima di un uomo che, intorno alle  14.30-15.00, avverte il 113 da una cabina telefonica pubblica del centro di Teramo ma che non verrà mai rintracciato. La salma di  Melania viene ritrovata in un bosco di Ripe di Civitella, nel  teramano, a circa 18 chilometri di distanza da Colle San Marco, poco lontano dalla località chiamata Casermette, dove si svolgono
esercitazioni militari di tiro. Presenta ferite di arma da taglio e una siringa conficcata sul suo corpo.

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