Caso Stam: valori di ammoniaca troppo alti, ma zero emissioni nocive

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MONTEPRANDONE – Caso Stam. I sopralluoghi dell’Arpa rilevano valori di ammoniaca dieci volte più alti del normale. Ma secondo i tecnici, dalla ditta di Colonnella non proverrebbe alcuna emissione atmosferica nociva per la salute umana.

E’ quanto dichiarato questa mattina dal direttore dell’Arpa Marche Giancarlo Marchetti. Secondo il direttore, all’interno della ditta di trattamento dei fanghi sarebbero state rilevate non conformità nella gestione del compost e nei valori di ammoniaca. La presenza eccessiva di compost, immagazzinato all’interno della Stam, sarebbe dovuta alla bassa domanda del prodotto da parte del settore agricolo. I due fattori avrebbero causato i miasmi che i residenti di Colonnella e di Monteprandone conoscono da diversi mesi a questa parte. Ma a parte il cattivo odore, la salute dei cittadini non correrebbe pericolo.

In ogni caso, ieri la Regione Abruzzo ha inviato una diffida alla Stam, chiedendo un imminente ripristino dei valori considerati fuori norma. «La Regione Abruzzo è intervenuta – dice il capogruppo Iv Fabio Urbinati – ma tardivamente. Ci vogliono azioni più mirate e concrete. Ricordiamoci di quanto ha fatto il presidente Marsilio, quando andremo alle urne».

«Cerchiamo risposte da oltre un anno e mezzo – dice Sergio Loggi, sindaco di Monteprandone – e da 6-7 mesi il problema si è acutizzato, concentrandosi nella parte sud est di Centobuchi, per poi diffondersi per il centro città, Viale De Gasperi, la statale. In questo perimetro vivono circa 8mila persone, molte delle quali sono costrette a rimanere con le finestre chiuse a causa della puzza insopportabile. Ieri ho scritto ai sindaci di Colonnella e Controguerra, e per conoscenza ai procuratori di Teramo e Ascoli e alle regioni Marche e Abruzzo. Il punto è che ci vogliono azioni concrete per arginare il fenomeno. Questa è una puzza che possiamo ancora respirare?».

 

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