Caso Stam, Giorgini: «Pronta la denuncia per inquinamento ambientale»
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Caso Stam, Il Movimento Cinque Stelle è pronto a portare il caso in parlamento. Pronta anche la denuncia per inquinamento se la situazione non dovesse migliorare.
A parlare della Stam srl sono il consigliere regionale Peppe Giorgini, il deputato Fabio Berardini e il senatore Giorgio Fede. Sul piatto, la presenza sospetta di cattivi odori denunciata da cittadini abruzzesi e marchigiani. La ditta di Colonnella si occupa del trattamento dei fanghi di depurazione.
«Lo scorso ottobre – dice Giorgini – venni contattato dall’associazione Aria Nostra, che ci mise al corrente di questi miasmi tremendi. La bonifica dei fanghi è un procedimento molto complesso e può creare problemi a livello atmosferico ma anche idrico. A giugno abbiamo depositato un esposto in procura, evidenziando quattro ordini di problematiche. Durante la bonifica, i liquidi finiscono in una vasca sola, dotata di biofiltri. Dopodiché, tramite nebulizzazione, il tutto viene buttato in aria. Ma i biofiltri non riescono ad assorbire tutti gli inquinanti.
Secondo punto. L’Autorizzazione Integrata Ambientale – AIA, nda – rilasciata alla Stam nel 2017 non parla di scarichi industriali. Quelli, per capirci, che vanno a finire nel fiume Tronto. Secondo la legge, un impianto del genere deve avere tre tipi di scarico: uno per i dipendenti, uno per la produzione un terzo per le acque. Noi vogliamo capire se la ditta abbia questi tre scarichi oppure uno solo».
E ancora. «Terzo. L’impianto dovrebbe essere a tenuta stagna. E’ così per la Stam? Quarto. Il 95% dei fanghi viene dalla Ruzzo Reti di Teramo. Pertanto chiediamo un intervento del Nucleo Operativo Ecologico – NOE, nda – per verificare che i fanghi siano stabilizzati, e non liquidi. Nel secondo caso, i filtri andrebbero cambiati ogni due giorni, con grande dispendio da parte della ditta. La società dunque fa tutto questo?».
In sostanza, nei prossimi giorni il Movimento Cinque Stelle andrà dal procuratore di Teramo per sollecitare un intervento di controllo. Se la situazione non dovesse cambiare, i pentastellati sarebbero pronti a depositare una denuncia per inquinamento ambientale, con conseguente citazione per risarcimento danni.
Ma non finisce qui. «Questi problemi, tra Colonnella e Monteprandone, vengono denunciati da oltre due anni – aggiunge il deputato Berardini – se non ci dovessero essere controlli, noi del Movimento Cinque Stelle siamo pronti a portare la questione in parlamento».
Lascia un commento