Cabina di Coordinamento PNRR, nuova riunione in Prefettura. Deliberati i “piani di azione”
Casini (Pd): “Su atto aziendale AST Ascoli mancano trasparenza, chiarezza e partecipazione”
Dopo mesi di ritardi, i sindaci della provincia di Ascoli Piceno, peraltro costituiti come Conferenza, non hanno ancora ricevuto alcuna bozza dell’atto aziendale sanitario. Un fatto grave, visto che il documento rappresenta lo “statuto” dell’azienda e deve contenere le modalità di funzionamento della stessa. Nella sanità ascolana la parola partecipazione è stata da tempo sostituita dalla comunicazione (delle scelte già effettuate).
Nel Piceno i sindaci non sono stati informati, al contrario che in altre province delle Marche dove si sta promuovendo un confronto con i rappresentanti istituzionali locali.
Quando la trasparenza e la condivisione vengono negate, è legittimo il sospetto che ci sia qualcosa da nascondere: quali saranno le “fregature” per i cittadini piceni? Quali saranno le nuove scelte organizzative? Quali saranno le modifiche dei reparti? Quali gli eventuali accorpamenti? Quali le scelte strategiche? Quanti dipartimenti saranno previsti nella nostra provincia? Come saranno suddivise e organizzate le unità operative?
Parallelamente, non si può ignorare il grave stato di difficoltà in cui versano i presidi della medicina territoriale. Le guardie mediche, le case della salute e altri servizi fondamentali continuano a soffrire di una cronica mancanza di risorse e di organizzazione, con conseguenze dirette sull’intasamento dei pronto soccorso. A ciò si aggiunge la situazione critica degli ospedali di comunità la cui realizzazione è in alto mare.
Le responsabilità politiche di questa situazione sono evidenti e hanno nome e cognome. Così come in passato si pretendeva che l’ex presidente Ceriscioli intervenisse personalmente nei consigli comunali, oggi è necessario che il presidente Acquaroli faccia lo stesso, assumendosi le responsabilità di fronte alle istituzioni e ai cittadini. Anche se Acquaroli preferisce evitare il confronto diretto e il dibattito pubblico, e predilige le iniziative organizzate dove tutto viene edulcorato.
I cittadini del Piceno hanno diritto alla stessa attenzione e trasparenza che si riserva alle altre province. Davvero si può pensare che l’atto aziendale venga redatto dall’AST
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