Casini (PD): “Destra debole, costretta a inseguire il PD nelle Marche”

Il termine della kermesse democratica pesarese e l’annunciata festa FDI ad Ascoli Piceno, sono l’occasione per alcune considerazioni della capogruppo PD Marche Anna Casini.

“La festa de l’Unità del PD Marche ha messo al centro del dibattito politico regionale una nuova visione strategica ed è stata il fulcro di importanti passaggi rispetto alla possibilità di creare alleanze ampie in grado di battere la destra con il candidato presidente giusto. In questi anni di governo” commenta Casini “Acquaroli si è indebolito fortemente, ed è sotto gli occhi di tutti che dopo le elezioni europee, è costretto a inseguire il PD sulle tematiche che ogni giorno poniamo e proponiamo. Non è un caso se dopo l’annuncio di Acquaroli della volontà di ricandidarsi Presidente, non ci sia stata alcuna presa di posizione pubblica di sostegno da parte dei partiti o dei maggiori esponenti politici. Anzi, la Segretaria della Lega le cose le ha dette chiare.”

“Altro che 4 anni di buon governo” prosegue sarcastica la capogruppo “sono stati 4 anni di promesse non mantenute, in cui non si è fatto altro che confermare o al più peggiorare quanto di buono avevamo fatto negli anni precedenti. Se sulla sanità il fallimento è sotto gli occhi di tutti“ aggiunge Casini “su infrastrutture, lavoro e impresa non facciamo passi avanti. Il “modello Marche” aveva, tra i tanti promessi, come obiettivi quelli di sbloccare l’iter per terza corsia dell’autostrada A14 e completare la Orte Falconara. Nessuno dei due è stato raggiunto, anzi sono addirittura spariti i finanziamenti e non sono più neppure all’ordine del giorno del dibattito politico. Noi riteniamo invece che quello delle infrastrutture (viabilità, porti, trasporti, aeroporto, ciclo integrato delle acque ecc) sia un tema sul quale non è possibile spegnere la luce.”

“Intanto la Regione arretra: la Banca d’Italia indica che l’attività economica nelle Marche si è progressivamente affievolita a causa della debolezza della domanda interna, penalizzata dalla perdita di potere d’acquisto delle famiglie. Dati che fanno il paio con quelli di Unioncamere che registrano come le Marche abbiano un tasso di crescita trimestrale di imprese più basso della media nazionale. Per questo si deve avere una visione di prospettiva” prosegue Casini “servono correttivi immediati, tenendo conto anche dell’andamento demografico regionale e della necessità di un format di servizi, non solo sociosanitario, adeguato. Siamo infatti una regione che invecchia, nella quale le aree interne vengono lasciate a loro stesse, in particolare quelle ferite dal sisma, dove residenti e imprese sono ancora senza risposte. In questo contesto o si affronta la sfida della crescita della produttività e della opportunità della sostenibilità o la tendenza all’arretramento non potrà essere invertita e l’immobilismo di Acquaroli purtroppo non aiuta. Tante promesse e tante “interlocuzioni”, ma gli unici fatti concreti sono le nuove poltrone e la devastante riforma sanitaria.”

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