“Mentre Macerata e Fermo si apprestano a dotarsi del robot chirurgico, un importante strumento per la sanità pubblica, la provincia di Ascoli Piceno viene ancora una volta esclusa. È inaccettabile che l’unico territorio del sud delle Marche a non beneficiare di questa tecnologia sia proprio il Piceno.” a dichiararlo è la capogruppo PD Marche Anna Casini.

“Quella della Giunta Acquaroli è una scelta miope e non strategica” – dichiara Casini – “Significa rinunciare al potenziamento di prestazioni fondamentali, come quelle chirurgiche e urologiche, in un’area che da tempo chiede maggiore attenzione. Significa alimentare la mobilità passiva verso altre regioni e non valorizzare la posizione baricentrica dell’AST di Ascoli, che confina con l’Abruzzo e serve un bacino di utenza ampio”.

“Non ricordiamo chi fosse quello che riempiva le strade con manifesti e slogan come ‘mai più Cenerentola delle Marche’. Ma oggi la realtà è ben diversa: il Piceno è dimenticato dalla Regione, messo ai margini quando si tratta di investimenti e innovazione”.

“Per questo sto depositando un’interrogazione” – conclude la capogruppo dem– “per chiedere con quale atto sia stata disposta l’acquisizione dei sistemi di chirurgia robotica videolaparoscopica e, soprattutto, quando sarà finalmente prevista la dotazione anche per l’AST di Ascoli Piceno”.