Casini attacca Saltamartini: “E’ inadeguato al suo ruolo”
“Anche l’Assessore alla sanità (come il presidente della Regione) non ha ancora capito che l’RT non è la somma di parametri ma uno dei 21 parametri utilizzati per stabilire il colore delle regioni. In compenso ha detto che potremmo produrre i vaccini nelle Marche negli stabilimenti Pfizer (che come molti sanno non hanno la strumentazione per farlo e anche se l’avessero di certo non potrebbero scriverci sopra “riservato ai marchigiani”) e che raggiungeremo l’immunità di gregge tra quattro mesi”. E’ l’attacco di Anna Casini (Pd) nei confronti dell’assessore alla Sanità della Regione Filippo Saltamartini.
“È del tutto evidente che che continuare a riferirsi solo all’RT, dichiarare pubblicamente che in Regione si possa realizzare un vaccino come se non esistessero accordi e istituti nazionali e sovranazionali e sostenere che si potrebbe raggiungere l’immunità di gregge con 1 milioni di dosi (per vaccinare 1 milione di persone servono 2 milioni di dosi per prima inoculazione e richiamo) genera solo confusione e false aspettative per i cittadini” dice.
“Purtroppo Saltamartini non è nuovo a queste uscite e a decisioni improvvisate e pericolose: dalla proposta di sperimentare l’idrossiclorochina, al flop della campagna di screening, passando per i 3.000 infermieri assunti a inizio mandato di cui si è persa ogni traccia, lo scorporo nei conteggi dei pazienti Covid ricoverati nei pronto soccorsi, l’apparizione e scomparsa dei posti letto nella RSA di Ripatransone, la totale assenza di un piano per un rientro in sicurezza nelle scuole, la non applicazione del piano pandemico con la separazione degli ospedali di Ascoli e San Benedetto” dice l’esponente Pd.
“Se non dovessimo fare ogni giorno la conta dei morti, se non avessimo perso amici e familiari, se gli ospedali non fossero al collasso, se le scuole non fossero chiuse da un anno e l’economia allo stremo, sembrerebbe una barzelletta. Purtroppo questa è la realtà vista dagli occhi di chi ci governa: dopo 4 mesi così, viene legittimamente da chiedersi se la giunta, o almeno alcuni suoi esponenti, sappiano davvero cosa stanno facendo o abbiano almeno un piano per provarci conclude
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