Casini attacca la Regione: “Dov’è la riapertura dei piccoli ospedali?”
“Pochi giorni fa, il Consiglio Regionale ha approvato una mozione dell’opposizione 5 stelle per mantenere il punto nascite di Fabriano, specificando però che ciò potrà essere possibile solo dopo una modifica del Decreto Balduzzi. Si tratta della famosa norma che stabilisce quanti ospedali si possono realizzare e quanti posti letto può avere una regione in proporzione al numero di abitanti. È una legge nazionale, quindi le regioni la devono solo applicare e non possono ovviamente modificarla. È la norma che noi come giunta abbiamo rispettato e in base alla quale abbiamo redatto il Piano Sociosanitario tanto criticato dai rappresentanti della destra. La stessa legge che ha indicato la tipologia e il numero di ospedali che possono essere realizzati a seconda del numero di abitanti nel bacino di utenza di riferimento”. Lo dice in un post su Facebook, la consigliera regionale del Pd Anna Casini.
“Cosa farà ora la Giunta? Ha una strategia o ha usato il tema della sanità solo in modo strumentale? Loro come pensano di superare la norma nazionale? Probabilmente la destra farà quello che fa già da tempo: non risolverà i problemi ma si limiterà a scrivere “letterine” al governo per discolparsi. Lo faranno con il punto nascite, lo faranno con gli ospedali a meno che non interverrà una modifica strutturale della legislazione nazionale” prosegue.
“Praticamente la destra al governo della regione, ha ammesso di aver mentito quando prometteva la imminente ri-apertura dei piccoli ospedali. Tanto che tutti i programmi per i nuovi ospedali di eccellenza a Pesaro e ad Ascoli sono cassati e i politici che brindavano alla morte del progetto dell’ospedale di eccellenza del Piceno, dovranno decidere quale sarà quello più importante tra Ascoli e San Benedetto, in questo modo, mentre con il progetto di un polo baricentro i due nosocomi avrebbero mantenuto importanti funzioni, ora uno dei due diventerà la succursale dell’altro. È evidente che a seconda di dove sarà realizzato ci sarà una penalizzazione per l’una o l’altra delle due città più
importanti del Piceno” dice.
“Per mesi, se non per anni mi hanno accusata di voler chiudere gli ospedali, con una veemenza che ha spesso superato i confini permessi in un corretto dibattito politico per sfociare in dichiarazioni del tutto false e offensive. Non esiste nessuna mia affermazione in merito, nessun atto approvato, niente di niente. Solo il fango gettato nei miei confronti da parte della destra del Piceno, sia da parte di politici, che oggi non pronunciano più neppure la parola Sanità, che da parte di “comitati di cittadini” dichiaratisi apolitici ma che casualmente hanno rappresentanti iscritti a partiti che siedono nei consigli comunali, anch’essi oggi improvvisamente silenti.
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