Casini attacca: “La giunta  Acquaroli rischia di portare le Marche in zona gialla”

“La giunta  Acquaroli rischia di portare le marche in zona gialla. Sarebbe bello il contrario, ma i dati su casi covid, vaccini e terapie intensive (che sono diversi dalle dichiarazioni) disegnano questo bruttissimo scenario. Da mesi come Partito Democratico denunciamo le inefficienze di questa amministrazione regionale sulla gestione del Covid19, inefficienze che c’è da sperare siano figlie dell’incompetenza politica, perché se davvero la “strategia” fosse studiata a tavolino allora non avrei parole per difinire chi ci governa”. Lo dice il consigliere regionale Pd Anna Casini

“Da mesi portiamo avanti una battaglia anche al fianco dei sindacati, che proprio oggi hanno nuovamente denunciato la grave situazione in cui versa la sanità marchigiana. Sono d’accordo con Cgil, Cisl e Uil quando dicono che il balletto sui posti in terapia intensiva è sconcertante e inammissibile. Acquaroli dichiara pronti e operativi 246 posti ma almeno 48 di questi posti non sono effettivamente utilizzabili. Cosa significa? Che per attivarli sarebbe necessario del tempo, oltre che un adeguato numero di figure professionali che andrebbero sottratte alle attività sanitarie ordinarie, già oggi in fortissime difficoltà. A tutto ciò si aggiunge il taglio del personale per il #tracciamento covid, una campagna vaccinale a rilento, le mancate assunzioni, l’assenza di organizzazione, la mancata pianificazione territoriale, le dichiarazioni novax…e purtroppo molto altro” prosegue.

“E se nelle Marche le cose vanno male, nel Piceno la situazione è ancor più critica. Non è un caso se il 20 e il 21 dicembre i sindacati confederali manifesteranno davanti agli #ospedali di Ascoli e San Benedetto per difendere i loro diritti. Come sempre purtroppo mi tocca constatare una cosa: alle chiacchiere non fa MAI seguito nulla e per la Regione Marche chi da quasi due anni è in prima linea contro nella pandemia non è neppure meritevole delle indennità contrattuali…altro che premialità per il Covid” conclude.

“È gravissimo che le Marche abbiano tagliato il 50% del personale dedicato al contact tracing per la lotta al Covid. Se solo fossimo fuori dalla pandemia tutto ciò sarebbe normale, invece mentre crescono i contagi, siamo tra le regioni italiane che hanno tagliato di più in assoluto, e con queste condizioni non penso sia un caso che siamo a rischio declassamento a zona gialla. Mentre nella prima ondata eravamo totalmente sprovvisti di “cacciatori” del virus, ora anziché rafforzare o quantomeno mantenere il personale, le Marche hanno tagliato in maniera drastica chi ogni giorno cercava contatti ed è in prima linea a fare tamponi” ha aggiunto il dem Francesco Ameli
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