Cardinelli (FdI): “L’etica e la morale dei Cinquestelle vanno a corrente alternata”
ASCOLI PICENO – Il capogruppo in Consiglio Comunale di Fratelli d’Italia ad Ascoli, Marco Cardinelli all’attacco del Movimento 5 Stelle. L’esponente politico sottolinea che “L’etica e la morale dei Cinquestelle vanno a corrente alternata. Ormai è assodato che preferiscano guardare la pagliuzza negli occhi degli altri piuttosto che la trave nei propri. Infatti nessuna legge stabilisce che assessori e presidenti di Consigli comunali debbano dimettersi, contrariamente a un Sindaco di un Comuneal di sopra dei 20 mila abitanti. E i Cinquestelle, al contrario, non citano alcun regolamento etico per il loro
sapiente congiuntivista e vice presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio: lui può andare a spese degli italiani a Londra e fare campagna elettorale senza dimettersi da vice presidente della Camera, facendosi comunicare a spese del Parlamento europeo da Cristina Belotti, che quei soldi per fortuna dovrà restituire perché a Bruxelles non scherzano. E quando la critica risibile ci arriva da seconde fila del M5S, che pensano soprattutto al bilancio familiare con stipendi sicuri che arriveranno a fidanzate o parenti e affini, non possiamo che fare spallucce”.
Prosegue Cardinelli “Già perché queste signore e questi signori vengono nominati capolista e quindi eletti certamente in Parlamento: per le Marche è talmente evidente la posizione di Rachele Silvestri, fidanzata di casa nostra, mentre mettono a rischio un candidato come Roberto Cataldi che deve fare la gavetta cercando voto su voto, perché nel Movimento 5 Stelle, poi, il curriculum conta poco. Anzi più i curricula sono vicini a quello di Di Maio (il vuoto assoluto) più si fa carriera politica nel Movimento. E per concludere si finisce a tavola. I Cinquestelle chiamano boomerang l’effetto derivante dal milione o più di bonifici taroccati, ma glissano sull’Everest dei rimborsi spesa, cosa assai diversa: con quelli rimpinguano di fatto ciò che così francescanamente donerebbero per le imprese. I signori Cinquestelle vivono praticamente al ristorante, possibilmente Michelin, vista la spesa. È in tono col partito. Sarebbe interessante verificare gli scontrini.
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