Capriotti: “Si alla pedonalizzazione del centro, ma con la pianificazione”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il consigliere Tonino Capriotti di Italia Viva presenterà durante il prossimo consiglio comunale del 30 novembre un’Interrogazione sul traffico che promette di sollevare un vespaio. Le polemiche riguardano la personalizzazione del centro cittadino che prende spunto dall’intenzione di voler chiudere via Risorgimento per tre giorni per i mercatini nell’ultimo week end di fine mese. Dice Capriotti: “ È una buona idea di per sé, ma crea due problemi.
Il primo problema. Vengono tolti 70 posti macchina tra via Risorgimento e piazza Matteotti, e sia i visitatori sia i residenti – che pagano – ne hanno bisogno: infatti è sempre pieno, anche perché il parcheggio sotterraneo in piazza Nardone è della Multiservizi, la sera chiude. Quindi i parcheggio devono essere recuperati.
Secondo problema. Il sovraccarico di traffico in altre vie: sono favorevole alla pedonalizzazione, il centro è caduto in disgrazia e potrebbe giovarne. Parlo sia per i residenti che per i commercianti che tra movida e parcheggio dicono che in centro si campa male. Non siamo contrari alla pedonalizzazione, potrebbe provocare una rivalutazione del centro, ma va visto il problema complessivamente, del traffico e dei parcheggi: non con la leggerezza si affronta il problema perché va da sé che si fa l’esperienza negativa che poi non si vuole ripetere. Noi si Italia Viva siamo propositivi.
Prima soluzione. Realizzare dei parcheggi per i residenti riservati a pagamento. Non trovando il posto i residenti aumentano il traffico.
Seconda soluzione. Far arrivare velocemente la gente al centro, con un servizio di trasporti efficiente, con un parcheggio scambiatore in viale dello Sport, nell’area fuori dalla palestra Curzi con l’eccezione per i disabili, gli anziani. Queste due soluzione in linea di massima nel breve periodo poterebbero funzionare.
Seconda soluzione. Nel lungo periodo rispolverare iPORU che avevamo previsto con Gaspari per l’ex birrificio Marchegiani, riqualificato e reso residenziale con il vantaggio del comune di cinquanta posti auto; così come l’altro in viale de Gasperi per il mercatino, che prevedeva che la vendita al dettaglio venisse spostata all’indietro verso via Toscana, venisse costruita la palazzina e davanti si liberasse un parcheggio di cento posti auto a disposizione del comune. Che fine hanno fatto questi due PORU? Niente, buttati. A favore delle varianti urbanistiche, di un’amministrazione ancora incapace di ultimare la pista ciclabile della zona di Ponte Rotto, finanziata e inserita nell’agenda politica per tre anni, fino a quando non è stato abbandonata per non ci sono più i tempi tecnici per realizzare l’opera. Non sarebbe più saggio riprendere i PORU?”.
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