Cappotti termici, superbonus 110%: ecco le nuove regole in Riviera

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’amministrazione comunale porta in consiglio la modifica al regolamento edilizio che detta ai titolari delle abitazioni i criteri per effettuare interventi di riqualificazione sulle stesse.

«Modifichiamo l’articolo 67 del regolamento edilizio – dice il dirigente all’urbanistica Germano Polidori – tale modifica è necessaria per consentire interventi di miglioramento energetico sugli edifici che si affacciano sugli spazi pubblici. In particolare, tale articolo includeva modalità di interventi risalenti al 1989, in cui ancora non si parlava di cappotti termici e pareti ventilate. D’ora in poi si consentirà uno spessore massimo di 10 centimetri ai rivestimenti che vanno ad addossarsi alle murature esterne dei fabbricati». Fino ad oggi, tale spessore era pari a 5 centimetri: l’incremento viene concesso a titolo gratuito. «Naturalmente andrà posta la massima attenzione alla camminabilità dei marciapiedi non distanti, che devono mantenere una profondità di 90 centimetri».

Per gli edifici storici la questione si complica. Su questi infatti si rende necessario consultare la zonizzazione dei piani di recupero e capire se l’opera è fattibile. A San Benedetto molti dubbi sorgono per tutti quei palazzi di rilevanza storica inseriti nella zona A1 (centro basso), A2 (Paese Alto) e A3 (centro di Porto d’Ascoli). In aggiunta, va ricordato che nel Piano di Riqualificazione del Patrimonio Edilizio sono censiti tutti i fabbricati che necessitano di questo ulteriore passaggio e del parere della Sovrintendenza.

Le modifiche, infine, non dovranno turbare l’unità del complesso. Le facciate dovranno rispettare i parametri estetici del complesso.

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