Capitale della cultura, Ascolto & Partecipazione: “Il Comune garantisca massima condivisione a tutte le realtà locali”
ASCOLI – “La candidatura di Ascoli a capitale italiana della cultura 2024 non può che rallegrarci poiché, al di là dell’esito finale, consente di applicare da subito un approccio e un metodo progettuale mai realmente seguito nell’elaborazione delle politiche di sviluppo della città e del suo territorio”. Lo sostiene Ascolto & Partecipazione
“Ci rallegriamo invece assai meno del ruolo svolto dalla Regione Marche nella vicenda della duplice candidatura di Ascoli e Pesaro e in particolare dall’Assessore alla Cultura Giorgia Latini la quale, in spregio alle più comuni regole di terzietà derivanti dal suo ruolo istituzionale, ha contribuito ad innescare un clima velenoso di ostilità e diffidenza tra le due città condito dal vieto linguaggio campanilistico fatto di rivendicazioni reciproche del primato di unicità, creando in tal modo un’imbarazzante e dannosa contesa” dicono gli esponenti A&P.
“Auspichiamo che la Regione, per suo specifico ruolo, possa invece favorire il dialogo fra le due città fin da ora facendo emergere alcuni tratti unificanti che derivano dalla loro storia e dalle loro tradizioni, in particolare la tradizione musicale, con la presenza numerosa e diffusa dei teatri artistici e da collaborazioni di rilievo quali la presenza ormai costante del Coro del Teatro Ventidio Basso al prestigioso Rossini Opera Festival e dalla convenzione dell’Istituto Musicale Spontini con il Conservatorio di musica Gioacchino Rossini, rafforzando in tal modo, in maniera speculare, il criterio di selezione ministeriale della “condivisione progettuale con altri enti territoriali e con soggetti pubblici e privati portatori di interesse presenti sul territorio”. dicono
“Speriamo altresì che il Comune di Ascoli, nell’avvio del percorso di avvicinamento all’obiettivo finale della candidatura, voglia garantire le condizioni di massima condivisione con tutte le realtà operanti sul territorio quali associazioni di categoria, culturali, di promozione sociale, comitati cittadini, organizzazioni sindacali etc affinché ciascuna di esse possa offrire il proprio contributo di idee, programmi e progetti attraverso specifici strumenti democratici quali concorsi di idee, forum civici etc. che necessariamente dovranno tenere conto delle restrizioni legate all’emergenza Covid-19”
E infine “Auspichiamo infine che il Comune di Ascoli Piceno voglia adottare criteri di correttezza e di massima trasparenza nell’adozione di tutti gli atti amministrativi e dei conseguenti impegni di spesa legati al programma di iniziative specificamente legate all’obiettivo di Ascoli Capitale della Cultura 2024”.
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