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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pubblichiamo un post, sulle criticità del maltempo, di Nicola Rosetti, ex segretario del Pd di Porto d’Ascoli.
“Bello svegliarsi con la città imbiancata dalla neve, a San Benedetto, poi, è cosa rara. Strade ammantate dalla soffice coltre, l’aria fredda sul viso e quei fiocchi che scendono lievi. Bello si, poetico, per un po’, dopo però diventa anche scivoloso, ghiacciato e pericoloso, tanto pericoloso.
La neve a San Benedetto è un fatto serio e come tale deve essere gestito. Oggi la nostra città è una lastra di ghiaccio, molte zone sono più isolate di altre, vedi l’Agraria, dove l’aria è sempre più fredda a causa dell’esposizione e le strade meno trafficate e per chi non ha mezzi adeguati per spostarsi sarà molto difficile uscire anche solo per fare la spesa.
Perché qui non siamo attrezzati con gomme termiche e catene per le auto, è meno facile gestire la guida perché non siamo abituati a farlo ed è così che si rischia più che altrove, anche se la neve non è poi così tanta. A San Benedetto basta una nevicata per bloccare la città.
Ed allora è in questi casi che l’Amministrazione dovrebbe intervenire, invece: niente! Niente! Nessun mezzo della Protezione civile sulle strade, anzi, la Protezione civile fino a questa mattina era ancora chiusa. Di sale sulle carreggiate non c’è traccia e le scuole oggi sono aperte. A volte se ne chiede a gran voce la chiusura solo per la pioggia, ma oggi la scuole sono aperte creando non pochi disagi agli studenti sambenedettesi e ancor di più a quelli che vengono da fuori.
Può bastare il post di un assessore per rasserenare gli animi? Un assessore che dichiara che non ci sono i presupposti per la chiusura delle scuole “come comunicato dagli organi competenti”. Quali organi? Possibile che la città stia subendo questo tipo di trattamento senza reagire? Possibile che ora vada tutto bene anche così, quando alla precedente Amministrazione facevano critiche di ogni genere, per ogni evento e, sicuramente, di fronte ad un fatto del genere nessuno avrebbe taciuto.
Sarebbe bastato fare un’ordinanza in linea con quelle dei paesi limitrofi ed oggi non staremmo qui a parlarne né a vivere questi disagi. I fatti non si subiscono, si governano. Loro stanno a guardare, ma la politica è un’altra cosa”.
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