Cannabis terapeutica, le Marche come luogo di produzione certificato
Nell’Assemblea Legislativa della Regione Marche di oggi 7 luglio, si parlerà anche di Cannabis terapeutica. La consigliera regionale Romina Pergolesi (M5S) ha presentato all’ordine del giorno la mozione n.714/20, da mettere ai voti. La proposta è quella di attivarsi presso il Ministro della Salute per far individuare le Marche come ente attuatore del primo progetto sperimentale di produzione in Italia. L’idea nasce dalle numerose segnalazioni sulla difficoltà di molti pazienti a reperire la giusta quantità di prodotto per la terapia. Nonostante siano già trascorsi quasi tre anni dall’approvazione delle legge n.26 del 7 agosto 2017. Obiettivo principale quindi della consigliera pentastellata, quello di rendere le Marche un produttore certificato dallo Stato, così da ovviare le difficoltà di reperimento della materia prima.
La cannabis a uso terapeutico
Nel fabbisogno di quote di cannabis oltre quelle coltivate dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, si possono individuare, con decreto del Ministro della Salute, uno o più enti o imprese da autorizzare alla coltivazione nonché alla trasformazione per uso terapeutico. I farmaci a base di cannabinoidi sono infatti sempre più impiegati nel trattamento dei sintomi di sclerosi multipla, dolore cronico, lesioni del midollo spinale, l’epilessia, malattie invalidanti e negli effetti collaterali della chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV e malattie degenerative anche in ambito veterinario.
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