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Calamità naturali, Casini: “In arrivo bando regionale a sostegno degli apicoltori”
ANCONA – La Regione corre in aiuto degli apicoltori marchigiani che hanno subito danni economici, nel 2019, per gli effetti devastanti che i cambiamenti climatici hanno determinato sulla salute delle api e sulla produzione di miele.
La Giunta regionale ha approvato i criteri e le modalità con cui verranno concessi indennizzi mediante un bando in corso di emanazione. A disposizione degli apicoltori ci saranno 250 mila euro. Tale cifra sarà fruibile in regime di “de minimis” (aiuti di Stato che non violano le norme Ue sulla concorrenza). Il provvedimento fa seguito alla Mozione 581/2019 dell’Assemblea legislativa delle Marche che sollecitava gli indennizzi, presentata dalla vicepresidente Casini e dal consigliere Minardi.
“A fronte di un quadro straordinario di condizioni climatiche negative e del loro significativo impatto sulle aziende apistiche, sussistono le condizioni per accedere ai fondi delle calamità naturali – evidenzia la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura -. La Regione si è assunta l’impegno di indennizzare gli apicoltori che svolgono un’attività produttiva di straordinario valore agricolo e ambientale”.
L’annata apistica 2019 si è rivelata la più critica e problematica di sempre per l’apicoltura nazionale. Nelle Marche le avverse condizioni metereologiche (siccità primaverile con temperature sopra la media stagionale, seguita da piogge e calo termico fino al mese di maggio) hanno determinato una scarsa o nulla resa delle fioriture primaverili. La conseguenza è stata una grave riduzione della produzione di miele. Colpito in maniera più radicale è quello di acacia (il più redditizio per gli apicoltori). Le api, infatti, per la loro sopravvivenza si sono viste costrette a consumarlo. Il maltempo prolungato ha anche richiesto una “nutrizione di soccorso”, per supplire ai nutrienti naturali (nettare e polline), che ha aggravato i bilanci aziendali. Perdite, poi, accentuate dalla mortalità degli alveari e da un’eccessiva sciamatura delle api, alla ricerca di condizioni ambientali migliori.
Il bando assegnerà gli aiuti agli apicoltori con più di 30 arnie censite nell’Anagrafe apistica nazionale, in possesso di partita Iva. Fondamentale sotto questo punto di vista saranno le indicazioni della Commissione apistica regionale.
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