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Cagliari contro Ascoli: due nobili del calcio pronte a darsi battaglia al Sant'Elia!
Pensando al Cagliari, istintivamente, la mente di ogni uomo di sport che si rispetti non può non andare ai casteddu capitanati da Gigi Riva, l’attaccante più prolifico della storia della nazionale italiana con 35 reti. Sono passate tante primavere da quel campionato di grazia 1969-1970 quando il Cagliari conquistò il suo primo ed unico scudetto, trascinati dai 21 gol di rombo di tuono e riscattando l’onore e l’orgoglio di un Mezzogiorno d’Italia costantemente lontano dai trofei e dalle posizioni “nobili” della massima serie.
Per la compagine bianconera, invece, quegli anni furono caratterizzati dai derby del Tronto con gli odiati “cugini” della Riviera delle Palme; derby “sentiti” a causa della rivalità territoriale e che si inasprirono ulteriormente a seguito della tragica morte dell’estremo difensore bianconero, il compianto Roberto Strulli. Era un Lunedì, il 15 febbraio 1965. L’epoca d’oro del club bianconero avrebbe avuto inizio qualche anno dopo, il 6 Giugno 1968, quando un istrionico imprenditore ascolano rilevò la Del Duca Ascoli senza sapere che non avrebbe mai più lasciato quegli amatissimi colori sociali.
I numeri delle due compagini parlano chiaro: Lunedì prossimo scenderanno in campo 22 uomini a rappresentanza di due realtà calcistiche che possono vantare 52 campionati ed oltre 2000 partite disputate in massima serie. Numeri da capogiro e che impreziosiscono la Lega B di quest’anno. Mettendo da parte definitivamente l’amarcord, ora è tempo di guardare al presente: il Cagliari di Tommaso Giulini vuole subito tornare in serie A con una rosa attrezzatissima e che non demeriterebbe neppure nella categoria superiore. L’Ascoli Picchio del Presidente Bellini, il quale non nasconde le ambizioni di voler riportare i colori bianconeri ai fasti dell’era Costantino Rozzi, punta a raggiungere prima possibile la “quota 50 punti”, necessaria per archiviare prima possibile il discorso salvezza.
Nell’ultimo turno giocato il Cagliari ha espugnato l’”Alberto Picco” di La Spezia, stadio nel quale la compagine cagliaritana non faceva bottino pieno da 64 anni, registrando inoltre la terza vittoria consecutiva: netto 3-0 con doppietta di un incontenibile Melchiorri e autogol di Valentini (si conferma il momento nero di uno Spezia in crisi di risultati da 6 gare e con la panchina di Bjelica che rischia di saltare sul serio). L’Ascoli Picchio, invece, dopo i 5 KO consecutivi, è tornata a fare i tre punti al Del Duca nella seconda uscita della gestione Mangia.
Se i freddi numeri sembrano favorire un Cagliari che ha allungato il proprio vantaggio sul sorprendente Crotone (1-1 a Lanciano) e che tra le mura amiche del Sant’Elia sembra invincibile (20 gol fatti in 7 partite e solo 6 subiti), la partita nasconde, per gli uomini di Massimo Rastelli, più di una insidia: in primo luogo il ritrovato entusiasmo e spirito di sacrificio che i giocatori hanno dimostrato Domenica, archiviando decisamente il ricordo di quel gioco senza tenacia e senza grinta che li ha visti uscire sconfitti dal campo contro un modesto Pro Vercelli; in secondo luogo il lavoro tattico e le doppie sedute di Devis Mangia hanno già iniziato a mostrare i loro frutti contro un Perugia sì poco prolifico, ma che poteva vantare la miglior difesa del campionato. Il gol ritrovato da bomber Cacia, le preziose giocate del talento di Bari Nicola Bellomo, i dribbling del talentuosissimo centrocampista ceco Jakub Jankto e un Gigi Grassi sempre pericoloso su punizione (e alla ricerca del gol dopo le due sfortunate traverse), potrebbero fare la differenza nella trasferta isolana.
Non ci si lasci dunque confondere dalla differenza dei punti in classifica e dai diversi obbiettivi delle due compagini: Cagliari – Ascoli sarà un match vero e aperto a tutti i possibili risultati!
GUIDO BACHETTI
Come non ricordare il 15 maggio 83!!!!!
Scusate ma geograficamente la Sardegna non è mezzogiorno..