Bonus edilizi, la stretta del Governo mette a rischio il futuro della ricostruzione, la CNA di Ascoli Piceno: «Necessaria una soluzione che tuteli le Pmi e il territorio»
Il decreto legge approvato martedì 26 marzo dal Consiglio dei Ministri costituisce un colpo durissimo per il futuro della filiera delle costruzioni, ma soprattutto per la ricostruzione e le prospettive di rinascita dell’area del cratere.
La CNA di Ascoli Piceno esprime una seria preoccupazione nei confronti dell’ennesima stretta imposta al sistema dei bonus, già da mesi alle prese con un drastico ridimensionamento nonostante i notevoli benefici garantiti alla riqualificazione del patrimonio immobiliare e alla ripresa di un comparto strategico come quello delle costruzioni, in grado negli ultimi anni di dare nuova linfa alle dinamiche economiche locali.
Nell’anno della presentazione definitiva dei progetti di recupero dei territori colpiti dal sisma, a distanza di quasi 8 anni dalle terribili scosse del 2016 contava di poter fare ritorno alla normalità di un tempo, le comunità del Piceno ferite dal terremoto saranno dunque costrette a rinunciare alla cessione del credito e allo sconto in fattura, due strumenti essenziali per restituire competitività e fiducia a interi comuni alle prese con il dramma dello spopolamento.
Tra gli 11.388 cantieri di ricostruzione privata avviati nelle Marche, sono circa 5.000 quelli che, alla luce delle ultime novità, rischiano di chiudersi prima del tempo in nome di un impatto peraltro limitato sui conti pubblici, con gravissime ripercussioni sulla quotidianità degli oltre 10.000 nuclei familiari ancora in attesa di fare ritorno nella propria casa.
«A qualche settimana di distanza dall’introduzione della patente a crediti, le piccole e medie imprese del territorio si trovano costrette a fare i conti con un’ulteriore criticità che mette a rischio la stabilità economica e le prospettive delle comunità colpite dal sisma – affermano Arianna Trillini e Francesco Balloni, presidente e direttore della CNA di Ascoli Piceno –
In attesa della formulazione definitiva del decreto, l’associazione conferma il proprio impegno al fianco del commissario Guido Castelli e dell’intera struttura commissariale nell’individuare una soluzione che tuteli il futuro delle aree interne, ripristinando lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta».
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