Biologico, la carta dei valori al centro di un incontro

ASCOLI – “La Carta dei valori del biologico italiano. Responsabilità e ambizioni a tutela del
settore” sarà il tema al centro dell’incontro in programma IL 27 dicembre a partire dalle 11
all’agriturismo Il Gigante in contrada Valle Orta ad Appignano del Tronto.

Il simposio, presieduto da Massimo Sandroni direttore della Cia Ascoli, Fermo e Macerata, è
organizzato dalla Cia Agricoltori provinciale in collaborazione con la Camera di Commercio
delle Marche. L’incontro si aprirà con i saluti di Sara Moreschini sindaco di Appignano del
Tronto, Sergio Fabiani presidente della Provincia di Ascoli, Gino Sabatini presidente Camera
di Commercio delle Marche e Anna Casini vicepresidente della Giunta regionale delle
Marche.
Ad introdurre i lavori Ugo Marcelli presidente della Cia di Ascoli, Fermo e Macerata.
Interverranno inoltre Federico Buffone libero professionista e Simone Barchiesi della
cooperativa sociale Nostrano. Le conclusioni saranno a cura di Sara Tomassini presidente
regionale Anabio.

Per capire cosa si intende per “Bio” utilizziamo la definizione che ci fornisce “Sale&Pepe”

Cosa si intende per cibo biologico e agricoltura biologica?

Un sistema di produzione che rispetta la salute dell’uomo e dell’ambiente in tutte le sue diverse fasi, escludendo il ricorso a qualsiasi prodotto chimico di sintesi e a qualsiasi organismo geneticamente modificato, al fine di conservare e migliorare le caratteristiche del suolo e rispettare le forme di vita e la biodiversità.

Nell’agricoltura biologica riciclo e recupero sono le parole d’ordine ed è bandito l’uso di pesticidi, diserbanti, anticrittogamici e insetticidi di sintesi, sostituendoli con concimi naturali quali: letame o compost organico (derivato dalla decomposizione degli alimenti). Dunque si possono dire biologici quegli alimenti che si definiscono tali perchè derivati da questi metodi naturali secondo quanto stabilito dal regolamento CEE 2092/91.

Modalità di coltivazione biologica

Il metodo di coltivazione biologica si differenzia da quello biodinamico in base alle tecniche di coltivazione.
Antiche tecniche quali il “sovescio” (sotterrare dopo la raccolta piante che arricchiscano il terreno) oppure utilizzare estratti di piante officinali come insetticidi vegetali sono propri dell’agricoltura biologica. Ad esempio si possono utilizzare piante come Equisetum Arvense, Ortica dioica, Valeriana e molte altre che, opportunamente macerate e spruzzate sulle colture, evitano così l’infestazione.
Anche l’utilizzo di insetti pronubi che trasportano polline da un fiore all’altro permettendo l’impollinazione favoriscono lo sviluppo dei frutti. Sostanze di origine minerale, animale e vegetale danno così origine alla “lotta integrata” per combattere infezioni e malattie delle piante coltivate.
Anche l’allevamento di animali con metodo biologico per avere carni di elevata qualità consiste nell’escludere l’uso di antibiotici e ormoni e prevede di alimentare gli animali con mangimi non trattati chimicamente.

Nell’industria alimentare per la preparazione di cibi preconfezionati biologici è bandito l’uso di coloranti, conservanti, additivi di sintesi e procedimenti di conservazione. Pertanto il prodotto finale dev’essere aderente alle norme di certificazione biologica.

Quali sono i vantaggi nell’uso quotidiano di alimentazione biologica?

L’uso delle colture biologiche consente alle piante di sviluppare le proprie difese immunitarie naturali rendendo in questo modo frutta e verdura più ricche e sostanziose. L’uso abituale di alimenti “bio” permette una miglior qualità del sangue (grazie agli antiossidanti contenuti) e una minore quantità di tossine da smaltire. Alimentarsi biologicamente soprattutto nel bambino in fase di crescita significa avere una miglior qualità del sangue ed un minor inquinamento da sostanze tossiche.

Chi controlla il rispetto delle regole delle coltivazioni e allevamenti biologici?

Esistono aziende che hanno sviluppato attività come ordini di controllo e certificazione che servono per garantire al consumatore finale che ciò che compra e paga corrisponda esattamente al prodotto al quale viene rilasciata la certificazione Biologica e Biodinamica.

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