Benigni (Pd): «C’è da ricostruire da zero. Parliamo di programmi, non di candidati»
SAN BENEDETTO DEL TRONTO − Arriva il commento del tesoriere provinciale del PD piceno e segretario circolo sud, Claudio Benigni. Un’analisi che tiene dentro tutte le sue impressioni, che partono dal recente risultato elettorale e dalla situazione globale del centro−sinistra. Il tesoriere parla di «sconfitta storica», che dovrà essere − nelle sue speranze − occasione per raccogliere le istanze della gente.
«Sull’esito delle recenti elezioni Regionali − afferma Benigni −, si faranno a tempo debito le necessarie valutazioni ed analisi con conseguenti assunzioni di responsabilità.
Ma come dissi qualche anno fa, che c’è da rifondare e ricostruire da zero!
Non mi riferisco soltanto al mio partito ma più in generale al quadro complessivo del centrosinistra che nelle Marche ha visto da un decennio a questa parte una perdita graduale di consensi.
Quella rimediata nei giorni scorsi è una sconfitta storica ma allo stesso tempo un’occasione per ricostruire dal basso un campo largo e rappresentativo dei bisogni e delle istanze della gente comune. Un campo che abbia come faro la tutela degli ultimi, dell’ambiente, del lavoro e dei giovani.
Da oggi chi ha a cuore le Marche dovrà farsene carico e non defilarsi, farsi avanti e non migrare in un altro partito o movimento per rifarsi una verginità. Bisogna alzare la testa e non abbassarla, senza mai puntare il dito.
Sì, sarà importante non puntare il dito, tanto quanto non aggrapparsi allo sport nazionale del salvataggio delle proprie rendite di posizione.
Solo corciandoci le maniche e sporcandoci le mani, potremo dunque tutti insieme favorire, aiutare e sostenere il risveglio di una nuova “primavera” nella nostra San Benedetto e in tutto il Piceno, perché è oramai palese a tutti che il rinnovamento non può più attendere!»
Rispetto alle prossime elezioni comunali
«Ho letto molto attentamente − riprende Benigni − la riflessione fatta in questi ultimi giorni dal coordinatore sambenedettese di “Italia Viva”, e penso che dobbiamo fare tutti uno sforzo per non smarrire il senso della sfida che abbiamo di fronte a noi. E’ legittimo che ognuno pensi ad organizzare il proprio ambito di riferimento e guardo con rispetto quello che accade nel mondo moderato e centrista. Al tempo stesso penso che nessuno di noi possa ritenersi autosufficiente, nessuno può pensare di farcela da solo: serve uno sforzo da parte di tutte le forze politiche, civiche e associative per organizzare l’alternativa all’amministrazione Piunti. Occorre dare vita a un tavolo largo che discuta di contenuti e programmi e non di candidati sindaci: mettiamo al centro un progetto di rinascita della città e coinvolgiamo i giovani e le associazioni.
Non commettiamo gli stessi errori che hanno portato alle sconfitte del 2016 in città e del 2020 in regione. Mettiamo da parte incomprensioni e settarismo e iniziamo a confrontarci senza pregiudizi. L’unica strada possibile per mandare a casa l’impalpabile Pasqualino Piunti, è costruire una coalizione coesa e ampia, con un progetto ambizioso e persone credibili in grado di promuoverlo.
Mettiamoci al lavoro tutti insieme e rendiamo protagoniste le persone, saranno loro a fare la differenza.»
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