Bellini: “Il terremoto non ci piega, la squadra è l’orgoglio della nostra gente”

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Due pagine nel mondo dell’Ascoli Picchio nell’approfondimento odierno del giornalista Xavier Jacobelli.

Sul Corriere dello Sport quest’oggi si parla a 360° dei bianconeri: dal terremoto alla neve, dal calciomercato agli ultras. 

“Noi abbiamo in corpo la cultura del lavoro e del sacrificio. Siamo Piceni”, spiega il presidente Francesco Bellini in uno stralcio dell’intervista. Quella contro il Cesena è stata la terza gara rinviata quest’anno al Picchio, senza considerare il match casalingo contro il Perugia disputato a porte chiuse. 

Ma l’Ascoli è più forte e guarda avanti:Ci vorranno anni per tornare quelli che eravamo. La mia gente soffre in silenzio sfinita dalla burocrazia, il primo grande nemico dell’Italia”. 

“Non ho preso l’Ascoli per soldi, né per fama. L’ho preso per amore verso la mia terra. L’Ascoli vanta 16 stagioni in A e 20 in B, è arrivato il tempo di tornare dove merita di stare. Non sarà facile, ma sono convinto ci riusciremo anche per onorare la memoria di Costantino Rozzi”. 

Sulla situazione stadio: “Il terremoto ha imposto la fine della Curva Sud, ma abbiamo supplito con la struttura mobile. Ora due partite in trasferta, meteo permettendo avremo il tempo di effettuare gli interventi necessari per ripristinare l’agibilità”. 

Si parla anche di mercato e di tifosi. Gli ultras bianconeri in prima linea negli aiuti post terremoto ed emergenza neve: “Il nostro popolo e la nostra terra viene prima di tutto”.

 

L’approfondimento completo sul Corriere dello Sport di oggi

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