Beko ,Acquaroli a Comunanza per incontrare Sindaco, sindacati e lavoratori
Banda ultra larga: nelle Marche terminati i lavori per il 90% dei cantieri
Promuovere le competenze digitali, colmare il divario in tema di accesso alla rete, integrare le nuove tecnologie nei processi economici e rendere digitali tutti i servizi pubblici. Sono gli obiettivi dell’agenda europea, in tema digitalizzazione e tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che anche le Marche hanno recepito. Se ne è parlato, questa mattina, presso la sede di Confindustria di Ascoli Piceno, nel primo dei due incontri previsti, dal titolo “Banda ultra larga, digitale e innovazione: leve per lo sviluppo economico del territorio”. Una mattinata di lavori, per fare il punto sullo stato di avanzamento della Banda Ultra Larga nei comuni e sui principali progetti dell’Agenda per la Trasformazione Digitale delle Marche. Poi il focus rivolto al futuro, con le nuove iniziative strategiche, possibili grazie ai fondi PNRR e alla nuova programmazione FESR. “La crescita digitale è uno degli obiettivi qualificanti dell’azione del Governo regionale – riferisce l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Antonini – Puntiamo a rendere le Marche un Borgo Digitale Diffuso dove ogni territorio, con le proprie eccellenze e peculiarità, abbia la possibilità di svilupparsi economicamente e socialmente, aprendosi alle nuove opportunità offerte dalla digitalizzazione dei servizi. Siamo soddisfatti per i progressi compiuti con il Piano di diffusione della banda ultra larga che sta portando risultati tangibili. C’è ancora da lavorare per servire le aree non del tutto coperte, per raggiungere il pieno obiettivo di una connettività diffusa e capillare. Ma già ora le Marche sono una realtà che ha saputo mettere in campo modelli innovativi e infrastrutture digitali di ultima generazione che segnano una discontinuità con il passato per promuovere uno sviluppo sempre più innovativo, attrattivo, inclusivo e solidale”.
La Regione Marche, per rendere il territorio più intelligente e sostenibile, è infatti al lavoro per agevolare lo sviluppo delle infrastrutture digitali di nuova generazione. Prima fra tutte la Banda Ultra Larga e il relativo piano per l’infrastrutturazione delle Aree Bianche (in cui gli operatori di telecomunicazione non hanno interesse a investire), il collegamento in fibra di tutte le sedi della PA (centrale e locale) dei presidi sanitari pubblici e dei plessi scolastici nei 217 comuni interessati. A oggi sono 197 i cantieri chiusi (90.8%), di cui 147 collaudati (67.7%). Il territorio regionale presenta caratteristiche peculiari con centri abitati e industriali diffusi e distretti produttivi sparsi su tutto il territorio. Questi presupposti hanno portato alla definizione della nuova strategia di trasformazione digitale che ha al centro il Borgo Digitale Diffuso. Si tratta del modello di sviluppo adottato dalla Regione per consentire anche a un territorio di piccole eccellenze diffuse e disseminate, di utilizzare il digitale come leva di trasformazione del proprio tessuto, fatto di piccoli soggetti economici ed enti di ridotte dimensioni. Al centro del primo incontro anche la progettualità dei Comuni, relativa al bando “Servizi Digitali Integrati” del PR FESR 21/27. La Regione ha ricevuto circa 190 domande dai Comuni e ha ottenuto l’autorizzazione ad estendere la dotazione attuale di 7 milioni di un ulteriore milione e mezzo di euro, al fine di poter finanziare tutti i progetti che verranno ammessi in graduatoria. All’incontro hanno parteciperanno, insieme all’assessore Antonini, la direttrice del dipartimento Sviluppo Economico Stefania Bussoletti e la dirigente del settore Transizione Digitale e Informatica Serena Carota. Al tavolo erano presenti anche Andrea Sergiacomi, responsabile dell’Agenda Trasformazione Digitale delle Marche e Mirco Sturari, funzionario del Settore Transizione Digitale e Informatica della Regione Marche.
Sono inoltre intervenuti il sindaco di Ascoli Piceno e presidente Anci Marche, Marco Fioravanti, e il presidente della Piccola Industria di Confindustria Ascoli Piceno, Pietro Marini.
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