Baiocchi :”Restiamo ancora contrari ai politici che volevano l’ospedale di Pagliare”
SAN BENEDETTO – Il dottor Nicola Baiocchi del Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” torna a parlare della situazione della sanità nel piceno.
“Come molti sapranno, politicanti locali e ascolani hanno tentato in tutti i modi di convincere i cittadini della bontà dell’opzione Pagliare, senza però mai spiegare né contestare la necessità di una spesa finale, calcolata anche dai sindacati confederali, di un miliardo di euro. Spesa che appare oltremodo assurda se si pensa che il nuovo Policlinico di Milano con 900 posti letto costerà 200 milioni. Né costoro hanno mai spiegato la necessità di 37 ettari, a fronte dei 20 ettari usati per Torrette (930 posti letto) e per la facoltà di Medicina, per costruire un ospedale più piccolo di quello di Macerata, che avrà 550 posti letto su 15 ettari” dice Baiocchi.
“Ricordati questi semplici ma fondamentali aspetti, cerchiamo di esporre l’attuale situazione ospedaliera. Anche nella seconda ondata, il Madonna del Soccorso ha lavorato duramente, incessantemente e senza lamentele (dalla scorsa è ricoverato un paziente Covid positivo dal nosocomio di Fermo, che si trova in gravi difficoltà), al contrario di quanto accaduto non lontano da noi. Ricordiamo i pianti, i singhiozzi di politici, sindacalisti, fiancheggiatori vari, perché il Mazzoni era ‘sporcato’ dal Covid mentre sarebbe dovuto restare pulito, come nella scorsa primavera, quando ad Ancona c’erano gli amici del PD” spiega.
“Purtroppo questa volta hanno dovuto accollarsi la loro parte di problemi, anche se ci sono stati dei tentativi di ripercorrere la precedente esperienza e togliere al MdS alcuni pregiati reparti: in primis Pediatria, da sempre nelle loro mire. La volta precedente la direzione ascolana ci colse di sorpresa; adesso invece c’è stata una grande opposizione, non solo da parte del Comitato, e il secondo tentativo è stato sventato” attacca ancora.
“È triste però vedere all’interno del Madonna del Soccorso molte parti in sofferenza, per spazi ristretti, personale al limite o insufficiente, ambulatori scarsamente usati. Si devono rispettare le norme del Covid, dicono, ma ci chiediamo se in tutte le strutture e negli ambulatori privati, le stesse norme siano applicate con identico rigore. Riguardo alla direzione dell’AV5, la ritenevamo inadeguata in passato così come adesso, per mancanza di capacità e volontà di una pianificazione, o meglio per una progettazione fortemente ascolano centrica, nonostante i numeri dicano, da molto tempo, che in Riviera c’è il maggior numero di casi e di patologie”
“Infine, un messaggio a tutti coloro che si affannano ad assegnare una colorata etichetta politica al Comitato: noi siamo fortemente contro tutti quei politici, qualunque sia il loro colore, che ieri volevano e oggi vogliono Pagliare e il project financing. Contro quei politici che non si esprimono sull’errato progetto di Agostini e Casini (troppo comodo restare adesso in silenzio, sperando in un rapido ritorno al potere di quei personaggi). Siamo anche contro tutti quei politici che vogliono smantellare il MdS per favorire altri interessi.
Allo stesso tempo accettiamo l’aiuto di tutti quei politici, qualunque sia il loro colore, che vogliono aiutare il MdS e la nostra sanità, non solo a parole però. Perciò, agli ansiosi etichettatori, un invito chiaro e semplice a esporre cosa vogliano fare del MdS, di Pagliare e del project. È un punto del vostro programma per le prossime elezioni comunali, a prescindere dalle competenze attribuite agli enti comunali? Siamo pronti a valutare le proposte è a dialogare con tutti. Sperando che il problema sia di vostro interesse.
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