Baiocchi e Falco: “Le curiose amnesie dei difensori politici dell’ospedale unico di Pagliare”
“Dopo l’incontro con le istituzioni politiche, gli operatori ed i cittadini del 19 novembre scorso, abbiamo riscontrato numerose prese di posizione, politiche e tecniche, ancora in difesa dell’ospedale unico di Pagliare. Nessuna di queste voci ha affrontato apertamente l’argomento dei 𝟯𝟳 ettari previsti per l’ospedale di Pagliare-Spinetoli, superficie maggiore di quella del Niguarda di Milano (1.167 posti letto), chiara dimostrazione che trattavasi di mera speculazione edilizia”. Lo affermano Nicola Baiocchi e Rosaria Falco del “Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso”
“Nessuno, tranne Claudio Maffei, che parla da sempre di un solo ospedale, ha affrontato apertamente il problema della coesistenza degli ospedali di Fano e Pesaro, che distano 10,5 km: ma l’ospedale di Fano deve restare aperto. Nessuno, neppure Maffei almeno sino ad ora, ha affrontato apertamente il problema dell’Ospedale Unico di 1° livello in AV2, articolato su tre ospedali (nel Piano sanitario regionale di Ceriscioli), e tutti e tre devono restare aperti (con 234.000 abitanti contro i 204.000 del Piceno: tre contro uno!)”
“Solo Claudio Maffei che parla da sempre di un solo ospedale, ha affrontato apertamente il problema di Macerata e Civitanova per i quali non si è mai parlato in sede politica di ospedale unico, ed entrambi possono restare operanti, nonostante la situazione geografica e quella demografica delle due città siano del tutto sovrapponibili a quelle del Piceno (e non dimenticate Camerino!).Nessuno ha affrontato apertamente il problema della totale continuità tra San Benedetto e Grottammare, che fanno di quest’unico contesto urbano la terza città delle Marche, con quasi 63.500 abitanti (Fano ne ha poco più di 60.000). Ma qui l’ospedale per acuti pare che senza meno debba essere chiuso.
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