AVS: Francesco Borrelli interroga il Ministro Piantedosi sui fatti di Ascoli del 25 aprile
Questa mattina è stata depositata l’interrogazione a firma dell’On. Francesco Emilio Borrelli di AVS al Ministro Matteo Piantedosi sui fatti avvenuti ad Ascoli il 25 Aprile. A darne notizia Gianluca CARRABS della direzione nazionale di Europa Verde.
“Il 25 aprile di ogni anno si celebra in Italia la Festa della Liberazione, un anniversario molto significativo nella storia italiana perché commemora la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, con la fine dell’occupazione nazista e la caduta del fascismo;è una festa nazionale, simbolo della Resistenza, della lotta partigiana condotta dall’8 settembre 1943 (il giorno in cui gli italiani seppero della firma dell’armistizio a Cassibile);sul sito del Ministero dell’interno si legge: “Non perde sostanza né significato la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo”, sostanza che, come ci ricorda ogni anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è alla base dell’unità nazionale e della democrazia, nella quale i valori della Resistenza, i valori repubblicani e democratici sono indissolubilmente legati. Mattarella ci esorta a non dimenticare i drammi umani, le sofferenze e le macerie del ventesimo secolo, che sembrano, talvolta, aver attenuato gli anticorpi all’egoismo, all’indifferenza e alla violenza, avvertiti intensamente dalle generazioni che hanno vissuto il secolo delle due guerre mondiali e le crudeltà delle dittature;
quest’anno nel proclamare il lutto nazionale per la morte di Papa Francesco il ministro Nello Musumeci ha raccomandato «sobrietà» nelle celebrazioni del 25 aprile, parole che si sono tradotte, spesso e volentieri, in autentici divieti, intimidazioni e abusi in diverse città italiane; particolarmente preoccupante è stata la vicenda che ha visto, suo malgrado, coinvolta Lorenza Roiati, titolare di un panificio di Ascoli, identificata per ben due volte dalle forze dell’ordine per avere esposto un «lenzuolo antifascista». Ora è stata presa di mira da striscioni di insulti in alcune vie della città;il motivo? Avere esposto un “lenzuolo antifascista” sulla facciata del palazzo di famiglia, sede del panificio, con su scritto:”25 aprile, buono come il pane, bello come l’antifascismo”;
prima si è fermata una volante della Polizia, poi sono arrivati anche gli agenti in borghese per identificare la signora Roiati, eppure lo striscione era abbastanza sobrio e non conteneva alcun messaggio minaccioso, celebrava una festa nazionale che non dovrebbe dar luogo ad attività di polizia;
successivamente, nella notte tra sabato e domenica, le solite mani ignote hanno appeso ben due striscioni a commento del caso, il primo: “Da quel forno un tale fetore che diventa simpatico anche il questore”, il secondo: “L’assalto ai forni”, con “L’assalto” barrato e quindi si legge solo “ai forni”;
se il Ministro interrogato non ritenga doveroso disporre una indagine approfondita al fine di chiarire le motivazioni per le quali la signora Roiati, per il solo fatto di aver esposto uno striscione, abbastanza sobrio e non offensivo è stata oggetto di identificazione da parte delle forze dell’ordine, ed eventualmente prendere i dovuti provvedimenti, anche disciplinari nei confronti dei responsabili; se non ritenga di dover adottare tutti i provvedimenti necessari per identificare sia gli autori degli striscioni apparsi nella notte tra sabato e domenica, questi sì contenenti minacce e intimidazioni, sia coloro che sui social minacciano la signora Roiati; quali atti intenda adottare per rendere concreto ciò che si legge sul sito del Ministero dell’interno: “Non perde sostanza né significato la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo” dice Gianluca Carrabs.
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